• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 25 aprile 2012

Una mattina mi son svegliato..

“io sono il passero che non cadrà mai, io sono quel passero” Beppe Fenoglio “il partigiano jhonny”

Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo. Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord benito mussolini e i fascisti avevano costituito la repubblica sociale italiana, vicina ai tedeschi e al nazismo di quel coglione hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli alleati americani e inglesi. Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza. Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine, dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista. E’ una festa che dovrebbe appartenere a tutti ma leggendo qua e là varie notizie sul web scopro con tristezza che al giorno d’oggi l’ignoranza e la stupidità non avranno mai fine. Mi indigno alle notizie di lapidi dedicate alla memoria dei Partigiani imbrattate di svastiche a bergamo ed ascoli piceno, ed a cortei, alcuni anche autorizzati da sindaci evidentemente instupiditi, dove neofascisti inneggiavano alla festa degli infami, riferendosi al movimento Partigiano come a quelle persone che negli anni della guerra avevano tradito il paese. Purtroppo l’italia è questa, purtroppo ci sono ancora persone che pensano in questo modo, purtroppo è finito l’olio di ricino e purtroppo c'è qualcuno che vuole cancellare la nostra memoria. Ma il grande insegnamento che ci ha dato quel movimento è che ognuno, ora, può dire la sua liberamente anche se forse farebbe meglio a starsi zitto. Proprio per questo motivo il 25 aprile non è la festa di tutti ed il suo significato è ancora attuale.

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