• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 31 maggio 2021

... citazioni

“Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita ….. La lenza si alzo lentamente e regolarmente e poi la superficie dell’oceano si sollevò davanti alla barca e il pesce usci. Uscì senza fine e l’acqua gli ricadde dai fianchi. Era lucente nel sole e la testa e la schiena erano di un rosso scuro e nel sole le strisce sui fianchi apparivano larghe, di un lavanda leggero. La spada era lunga come una mazza da baseball e appuntita come un’alabarda e il pesce si alzò in tutta la sua lunghezza dall’acqua e poi vi rientrò, dolcemente, come in un tuffo, e il vecchio vide la grande lama falcata della coda andare sott’acqua e la lenza incominciò a filare. E’ mezzo metro più lungo della barca!!!”

Ernest Heminguay   Il vecchio e il mare  – 1952


“C’è non si sa quale dolce mistero intorno a questo mare, le cui increspature leggere e paurose sembrano parlare di uno spirito nascosto, come i favoleggianti ondeggiamenti della zolla d’Efeso sopra il sepolto evangelista San Giovanni. Ed è giusto che su questi pascoli marini, su queste larghe praterie d’acqua, si questi camposanti dei quattro continenti, le onde si alzino e ricadano, fluiscano e rifluiscano senza posa; poiché qui milioni si spiriti e di ombre mescolati, di sogni annegati, di sonnambulismi, di fantasticherie, tutto ciò che chiamano anime ed esistenze, giacciono sognando, sognando sempre, agitandosi come dormienti in un letto; le onde incessanti rese tali soltanto dall’irrequietezza di costoro.”

Herman Melville – Moby Dick – 1851


“… per quanto si navighi e si conosca … il mare, il senso di stupore che si prova affrontandolo e trovandosi a contatto col suo mistero si rinnova ogniqualvolta si salpa. Per Mac Duff il mare non era solo uno stile di vita, era il fondamento stesso del suo rapporto con la realtà. Era imparare a vivere in continuo movimento, a non dare mai niente per scontato, a cercare sempre una maggiore umiltà e rispetto per ciò che l’uomo non domina e a vivere pienamente ogni istante. In mare si coglie la vera dimensione e il vero valore dell’essere umano. Si cerca di lasciare le proprie tracce, sia nella coscienza degli altri esseri che nei confronti dell’eternità. Per Mac Duff … il mare non era solo una forma di educazione che indica il modo migliore per affrontare la propria esistenza. Era molto di più. Quello che insegnava il mare era ne più ne meno un’etica che dovrebbe regolare le relazioni con gli altri esseri umani.”

Bjorn Larsson – Il Cerchio Celtico – 1992


“Il cuore mi batteva forte e nell’aria frizzante camminavo in coperta con passo leggero. Sentivo che ormai non era più possibile tornare indietro e che m’impegnavo di un’avventura di cui intendevo bene il significato. Non mi ero consigliato con nessuno, poiché in faccende che riguardano il mare avevo diritto alle mie opinioni … Alla fine avevo raggiunto la meta in sicurezza, e all’una del mattino del 27 giugno 1898 gettò l’ancora dopo una crociera di più di quarantaseimila miglia attorno al mondo e dopo un’assenza di tre anni, due mesi e due giorni.”

Joshua Slocum – Solo intorno al Mondo – 1900



“Ogni volta che lascio Oslo e vado al Nord ho la sensazione di liberarmi: dall’entroterra, da formicai, da abeti, da fiumi, dalle acque dolci delle paludi. Via, verso il mare libero e infinito, ritmico e cullante, come i vecchi canti dell’epoca dei velieri, che risuonavano attraverso gli oceani, fino a raggiungere i grandi porti del mondo. Marsiglia, Liverpool, Singapore o Montevideo, mentre tutti in coperta afferravano le cime per issare, bracciare o ammainare le vele … Si non lo si più negare – una vista impressionante: la purezza più pura, la freddezza più fredda, la virtù più virtuosa, ciò che di più elevato si possa concepire, altari al dio della solitudine e alla divina inviolatezza della castità. Difficile – difficile dipingerlo! Rendere l’eccellenza, la grandezza, la pace inesorabile e spietata, e l’indifferenza della natura.”

Morten A. Stroksnes – Il Libro del Mare – 2015


“….. cominciò ad apprezzare e a godere l’aspro coro delle onde, quando le loro creste s’infrangono l’una dietro l’altra, in un incessante scroscio: la fretta del vento che liberava gli immensi spazi, ammassando le ombre azzurrine e purpuree delle nubi; la splendente aurora, quando il sole si leva in un aureola di fiamma; le spirali delle nebbie mattutine e il loro lento dissolversi come muraglie che crollino a una a una, sulla candida distesa; lo splendido e salmastro riverbero del meriggio; il bacio della pioggia su miglia e miglia di acqua morta e liscia; il frettoloso oscurarsi del mondo al calar della sera; L’infinito scintillare del mare sotto il chiaro di luna, quando il bompresso aguzzava, solenne, la cima verso lontane stelle …..”

Rudyard Kipling – Capitani Coraggiosi – 1897


“….. attraverso due aperture oblunghe , di colpo, la sala fu illuminata. La massa fluida del mare si distinse molto chiaramente; solo due spessi cristalli ci separavano dall’oceano. Mi vennero i sudori freddi al pensiero che quel fragile riparo potesse rompersi, ma era trattenuto da robuste armature di rame, che gli davano resistenza enorme. Il mare era perfettamente visibile nel raggio di un miglio. Che spettacolo! Nessuna penna sarebbe in grado di descriverlo, nessuno potrebbe rendere gli effetti della luminosità attraverso la trasparenza di quei vetri e la dolcezza delle sue sfumature progressive verso gli strati inferiori e superiori dell’oceano ….. lo splendore elettrico sembrava nascere in mezzo alle onde; non era più acqua luminosa ma luce limpida,. Guardavamo estasiati, ed era come se quei cristalli fossero vetrine di un immenso acquario. Pieni di meraviglia ci eravamo appoggiati a un vetro e nessuno di noi interrompeva quel silenzio carico di stupore …..”

Jules Vrene – Ventimila leghe sotto i mari - 1870

sabato 29 maggio 2021

Weird Fishes Project

Era una piacevole notte estiva del 2019, leggevo comodamente sdraiato nel mio letto. Il caldo era sopportabile grazie a una gradevole corrente che vagava nell’aria, entrando diligentemente dalle finestre spalancate. Lessi voracemente le ultime pagine e poi sprofondai nello sconforto che avvolge ogni lettore alla fine di un libro amato. Era finito, ma avrei voluto leggere ancora, ancora e ancora. Come un amante tradito, sconsolato, decisi di provare a dormire. Niente. Morfeo quella notte di Luglio era in sciopero. Ordinai inutilmente al mio corpo di spegnersi nonostante fosse evidente il bug nel sistema. Non funzionò. Niente. Ripensai al libro e ad altri letti nell’ultimo periodo. Perché li avevo scelti? Mi feci stupidamente questa domanda anche se conoscevo benissimo la risposta. Li avevo scelti per il mio bisogno personale di sognare. Per la mia voglia di immaginarmi lontano da questi luoghi, ultimamente sempre più claustrofobici e noiosi. Li avevo scelti perché tutti parlavano di mare, di viaggi, di avventura e di libertà. Fu quella notte che arrivò lo “Spleen”. Quell’illuminazione che viene a dare improvvisa luce alle buie notti insonni.  L’idea che da sollievo al continuo rigirarsi nel proprio sudario. Questi libri prenderanno vita. Diventeranno quadri. Nacque cosi l’idea di progettare delle tele letterarie a tema acquatico. Come realizzarle? Inutile raccontarvi come andò a finire quella nottata. Fu appassionata. Ripresi quei libri, rilessi le frasi sottolineate e i passaggi incastonati tra le parentesi quadre, che da sempre scarabocchio sulle pagine dei romanzi. Estrapolai una decina di righe per libro, capii anche come avrei potuto realizzare questa serie di nuove “croste”. Fu cosi che, insieme al nascere di un nuovo giorno, in quell’alba di luglio nacquero i “Weird Fishes”. Sette tele. Sette libri. Sette autori. Sette modi diversi di raccontare il mare. Sette impressioni acquatiche. Sette immagini di libertà. Un nuovo “Branco” di quadri nati dall’evocazione di alcuni significativi passaggi letterari. Sul finire di quello stesso anno era tutto pronto. Nessuno fino a quel momento era a conoscenza del progetto, e anche quando mi chiedevano se stessi dipingendo, tacevo. oppure abbozzavo una risatina e una risposta del tipo: “si ho un progetto, ma è segreto e se dovessi dirtelo poi dovrei ucciderti”. Ahahahahah!!! ….. e poi, al momento più bello, quello che arriva a compimento di un lavoro, quando ormai il traguardo di una “Vernice” era alle porte, è arrivata la pandemia. Questa subdola merda invisibile, questo flagello che indistintamente ha colpito duro, ha rovinato tutto. Ha spento ogni entusiasmo, ogni proposizione, ogni spinta emotiva. Che gran cazzoooo!!! Ho ributtato in un angolo questi “Strani Pesci”, gli ho conservati gelosamente nonostante reclamassero ad alta voce la loro voglia di libertà. Finalmente è arrivata l’estate e il momento di sguazzare indisturbati sembrava nuovamente prendere forma. Spiaggia, musica, sole, i bar aperti e qualche abbraccio clandestino davano nuova speranza. Sto grandissimo cazzooooo!!! Seconda ondata. Niente da fare anche questo giro. Niente assembramenti. Bar singhiozzanti e facce tristi. Settembre. Ottobre. Novembre. Dicembre. Gennaio. Febbraio e la zona bianca. Nuove speranze, qualche pranzetto con gli amici, timide sbevucchiate al sole non ancora generoso di calore e un barlume di normalità. Ci richiudono!!! Davvero? Porco Dioooooo!!! Madonna Troiaaaa!!! E giù tutti i santi. Bestemmie, solo bestemmie e ancora bestemmie (bestemmiare aiuta vi garantisco). Porco Diooooooo!!! …..  Guiugno 2021, ho rimosso il telo colmo di polvere dalle tele, ci siamo (toccatevi i coglioni). Dopo quasi 2 anni siamo pronti. Questi “Strani Pesci” reclamano ad alta voce la loro libertà. E’ arrivato il momento di sguazzare liberi nel mondo, riappropriandosi finalmente della loro identità e della loro vita. Ahahahahahahah!!!

 Sabato 5 Giugno, in piazza Tola, presso il nuovo “Terzo Tempo” finalmente il progetto “Weird Fishes” sarà visibile a tutti. Vi aspettiamo fin dall’aperetivo per un po’ d’arte, di letteratura e ovviamente cosa più importante poter finalmente bere insieme.