• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

giovedì 29 novembre 2018

La scoperta di Heminguay

“….. i nostri miti morti ormai, la scoperta di Heminguay, Il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste …..”
Incontro – Francesco Guccini - 1972

Era l’estate dell’1982. Nonostante avessi solo 8 anni e ne siano passati quasi 37, i ricordi di quei giorni, sono ancora indelebili nella mia mente. Ho ricordi precedenti a quegli anni, ma cazzo, quelli di quei giorni non li scorderò mai. Avevamo preso una casa in affitto a Platamona per tutta l’estate. L’Italia intera fremeva per i Mondiali di calcio, figuratevi un bambino di 8 ani. Ricordo esattamente l’11 Luglio, la finale, la gioia e i festeggiamenti. Ricordo il 17 Luglio e il mio compleanno a bordo piscina. Ricordo che qualche giorno dopo venni punto da una Aragna o Tracina Drago. Ricordo le mie urla, il piede viola dal veleno. Ricordo il dolore lancinante, il pronto soccorso e l’incisione per estrarre il veleno (di cui ho ancora la cicatrice). Ricordo la convalescenza e quel libro che mi portai dietro, non so neanche il perché, visto che fino a quel momento non l’avevo mai aperto (poi divenne il mio libro preferito, l’ho ancora in camera). Era un tomo extra dell’enciclopedia per bambini; “i personaggi famosi della storia”. Mi aiutò a superare la convalescenza. Lo lessi tutto, voracemente. Fu in quei caldi giorni che, per la prima volta, mi imbattei in Ernest Heminguay. Quindici anni dopo o giù di li (questa volta il ricordo è meno lucido) lessi il mio primo romanzo. “Il vecchio e il mare”, a cui fecero seguito gli altri. In questo periodo ho ripreso a leggere Heminguay. Indovinate un po’ da cosa sono ripartito? Beh certamente, proprio da “il vecchio e il mare”. A questo punto dovrei parlarvi del libro, dirvi che venne pubblicato per la prima volta sulla rivista Life nel ’52, che gli fece ottenere il Pulitzer nel ’53 e il Nobel nel ’54. Dovrei farvi una breve recensione del libro; parlarvi del vecchio Santiago, uomo coraggioso e tenace e della sua grande passione per il mare, che malgrado una vita di stenti continua a sfidare la corrente del golfo, nonostante ottantaquattro giorni di sfortuna. Delle solitarie e fredde notti insonni passate a stringere una lenza imbrattata del suo stesso sangue. O parlare di come la forza della natura e la tenacia dell’uomo sono messi a confronto. Non lo farò. Ops forse l’ho fatto. Ahahahahah!!! Basterebbe dirvi che è un capolavoro. Il mio intento, sempre che, qualcuno stia leggendo questo post, è farvi venire la curiosità di leggere Heminguay. Non solo perché, grazie al suo stile asciutto e inconfondibile, è uno dei più grandi scrittori del novecento. Ma perché in ogni sua opera vi ritroverete tra le righe. Perché nelle sue opere c’è dietro una vita avventurosa, fatta di viaggi, amori, guerre e momenti difficili. Perché in ogni suo libro anche voi potrete vivere queste avventure. Perché ha inventato il Mojto, il Daiquiri, il Montgomery e qualcuno dice pure il Bloody Mary. Perché nel ’61, a soli 53 anni si è ucciso. Perchè "non c'è nessun amico più leale di un libro" ......