• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

venerdì 31 marzo 2017

6-

Impiccababbu 61 Myrtus 57. Ancora una vittoria, la undicesima. Si continua a veleggiare tra le parti nobili della classifica e indiscutilmente a puntare alla post-seasion da protagonisti. Questa volta abbiamo rischiato grosso!!! Vista la netta inferiorità degli avversari, ridotti all’osso è appesantiti, siamo entrati sul rettangolo di gioco mentalmente rilassati e sicuri di fare bottino pieno col minimo indispensabile. I nostri rivali agguerriti e decisi nel vendere cara la pelle, giocano nettamente meglio Il primo quarto è un piccolo disastro. La fase offensiva, lenta e ferruginosa, e una difesa blanda ci condannano dopo i primi dieci minuti a uno svantaggio di 6 punti. 19 a 13. Nel secondo quarto le cose non cambiano, anzi peggiorano. Prendiamo un altro parziale andando sotto di 13 punti. Che gran cazzo!!! Aggiustiamo la difesa e troviamo qualche buona soluzione in attacco. Ottime cose che svaniscono ricadendo in nuove distrazioni difensive. Con tenacia gli avversari riescono a parare l’assalto, piazzando qualche canestro dalla lunga distanza. All’intervallo siamo ancora sotto. Meno sette, 32 a 25. Finalmente nella ripresa le cose cambiano. Lentamente e faticosamente iniziamo a risalire la china. La difesa inizia a recuperare palloni, partiamo spesso in velocità, arrivando a buone conclusioni. Vinciamo facilmente il quarto (cazzo era ora), portandoci in vantaggio di un punto prima degli ultimi decisivi dieci minuti. 46 a 45. L’ultimo quarto si gioca punto a punto. E’ altalenante, ogni volta che riusciamo a fare qualcosa di buono, andando in vantaggio di 4/5 punti, subiamo un piccolo parziale che riporta la partita in parità. Solo negli ultimi due minuti riusciamo a sbrogliare la situazione. Vinciamo. Che fatica però!!! Intelligenti ma non si applicano. Non possiamo farci niente è il nostro DNA. Siamo una squadra guerriera che si esalta contro avversari ostici e cazzeggia contro quelli deboli. Vista la situazione di ieri, era difficile mettere agonismo e rimanere concentrati, sapevamo tutti che in qualche maniera l’avremo vinta. Dai ragazzi ne abbiamo ancora quattro. Forza IMPICCABABBU!!!

domenica 26 marzo 2017

Ripartenze

A una settimana dalla cocente sconfitta casalinga, gli Impiccababbu scendono nuovamente in campo. Duplice obiettivo; continuare la lotta per un buon posto nella griglia playoff, ma soprattutto con la voglia di cancellare la brutta ultima sconfitta. Si gioca ad Olmedo, contro una compagine fastidiosa, energica e aggressiva, capace di esprimere buon basket ma non certo del nostro spessore. La classica partita che, se non affrontata con la giusta attenzione, può presentare qualche insidia di troppo. Alla partenza delle ostilità entrambe le squadre sembrano avere il piglio giusto. Le idee di basket sono diverse. I giovani avversari puntano su atletismo e velocità, noi optiamo per un basket più ragionato e calmo. Si segna da ambo i lati del campo, ma dopo i primi dieci minuti, viene premiato il nostro gioco. +5, 18 a 13. Il secondo quarto si apre con un parziale  di 7 punti della squadra di casa. Riusciamo immediatamente a rimettere le cose a posto. Difesa aggressiva e ottima circolazione in attacco ci portano ad avere più possessi di vantaggio che puntualmente vengono vanificati da distrazioni difensive e scelte sbagliate in attacco. Si va avanti cosi per tutto il quarto. All’intervallo siamo comunque a +6, 32 a 26. Nel terzo quarto le cose non cambiano, continuiamo la nostra strana partita tra up e down. Questo bipolarismo cestistico è un gioco pericoloso perché da forza e coraggio ai nostri avversari, che ormai credono di potercela fare. Prima dell’ultimo quarto il vantaggio diminuisce a soli 3 punti. 41 a 38. Ora è dura. I nostri avversari iniziano gli ultimi dieci minuti con grinta e determinazione da vendere. Pariamo il colpo, buchiamo la loro zonepress più volte e con poche azioni ragionate riprendiamo il nostro bottino di vantaggio. Abbiamo il pallino del gioco. La giovane età, l’inesperienza e la voglia di recuperare portano i nostri avversari a scelte sbagliate. Ragionando poco e in maniera frettolosa forzano tutte le conclusioni. Noi facciamo girare palla, aspettando il momento giusto per colpire. Andiamo in bonus. Gli ultimi punti che sigillano la vittoria arrivano tutti dalla lunetta.  Dopo quaranta minuti Olmedo basket 49 Impiccababbu 56. Dopo la terrificante botta contro alghero, da cui siamo usciti un po’ malconci, siamo di nuovo in sella. Non è stato facile perché ancora aleggiava qualche fantasma nella testa. Bravi tutti!!! Siamo ripartiti!!! Forza IMPICCABABBU!!!  

venerdì 17 marzo 2017

Low battery

Impiccababbu 33 N.P. Alghero 39. Finisce cosi, dopo una strana e tormentata partita, la serie di otto vittorie consecutive degli Impiccababbu. Porca Troia!!! Che cosa è successo? Eppure la partenza non era stata poi così male. Dopo la solita fase di studio, entrambe le squadre avevano finalmente iniziato a giocare. Si avvertiva la tensione e anche se il gioco non era molto fluido, erano arrivate buone conclusioni. Dopo dieci minuti infatti siamo andati al mini riposo in sostanziale parità. 10 a 11. Nel secondo quarto la macchina si è inceppata completamente. Messi alle strette da una difesa presente e opprimente, abbiamo smesso completamente di segnare. La circolazione di palla lenta e confusa ci ha portato a conclusioni affrettate, scelte sbagliate e percentuali al tiro vicine allo zero; riuscendo a stento nel portare in cascina appena 5 punti. Una piccola sbandata che comunque non aveva creato troppi danni. A metà gara, infatti, lo svantaggio era ancora colmabile. 22 a 15. Il terzo quarto, così come il precedente, offensivamente parlando, è un vero disastro. Continuando imperterriti e testardi ad affidarci più alle iniziative personali che a un vero gioco di squadra. Procrastinando a cadere negli stessi errori e regalando di conseguenza agli avversari, l’opportunità di avere altri punti di vantaggio. Alla fine del quarto -10. 31 a 21. L’ultimo quarto, quando ormai siamo con l’acqua alla gola è quello giocato meglio. L’orgoglio e la voglia di non mollare, portano qualche azione al di sopra della sufficienza, ma è troppo tardi. Glia avversari tengono il colpo e vincere il quarto di 4 punti non basta. Il risultato finale già lo conosciamo. Resta l’amaro in bocca di aver tenuto una squadra esperta a 39 punti e perso ugualmente. Resta il fatto che comunque noi ne abbiamo fatto solo 33. Resta la certezza che, se non giochiamo di squadra e ragioniamo, le partite si perdono. Resta la mia personale idea che noi non siamo quelli scesi in campo ieri. Probabilmente le ultime partite avevano portato una stanchezza, sia mentale che fisica, che veniva camuffataa dalle vittorie. Prendiamoci tutta la settimana per ricaricare le pile. Abbiamo ancora battaglie da giocare e la strada verso i playoff è lunga e impegnativa. Vaffanculo alla boghàmarì e forza IMPICCABABBU!!!

martedì 14 marzo 2017

Pop Art series [Heart]

Tempera acrilica su tela 50x60 cm

Corsari

Si chiude a Ploaghe l’insidioso trittico di trasferte consecutive. Usciti vincenti dai primi due arrembaggi e stimolati dal poter finalmente vendicare la sconfitta dell’andata, gli Impiccababbu si presentano sul rettangolo di gioco pronti e determinati. Un’ultima fatica prima di poter avere qualche giorno di riposo in vista del prossimo match. La partenza è tonica. Entrambe le squadre, già dalla palla a due, danno un buon ritmo alla partita. Niente fasi di studio, da subito si segna e si corre. Canestro da una parte, canestro dall’altra. I padroni di casa riescono a affondare il colpo con maggior determinazione, andando a chiudere il primo quarto in vantaggio di 6. 22 a 16. Si sapeva che sarebbe stata dura. Per cui senza perderci d’animo, entriamo in campo per il secondo quarto, con l’appiglio giusto e una nuova organizzazione difensiva. Raccogliamo immediatamente i frutti. Gli avversari sbattono letteralmente contro la nostra 3-2. Non segnano più. Noi troviamo buona fluidità in attacco e vinciamo facilmente il quarto. All’intervallo siamo avanti di 1. 29 a 28. Il terzo quarto è il più tattico di tutta la partita. Si gioca più lenti, le difese si stringono molto e si segna col contagocce. Le squadre sostanzialmente si equivalgono. Nessuno riesce a scrollarsi definitivamente di dosso gli avversari. Seppur in vantaggio di 3 punti, 40 a 37, sappiamo che ci giocheremo tutto nell’ultimo quarto. Gli ultimi dieci, tanto per cambiare, sono pericolosi per i deboli di cuore. Amministriamo bene la prima parte, rosicchiando qualche altro punto di vantaggio. Da metà in poi cadiamo in un insolito blackout. Smettiamo di segnare, concediamo contropiedi e buone conclusioni dalla lunga. I giovani avversari sentono il sangue, si riportano a contatto, mettono la freccia e ci sorpassano. A un minuto e 45 secondi dalla fine siamo sotto di 4. 49 a 45. Porca puttana!!! Si fa veramente dura!!! Ci vorrebbe una scossa!!! Prendiamo un fallo tecnico!!! Tiro libero dentro, -5 e palla agli avversari. E qui riparte la corrente. Difesa, recupero e tripla. Una volta, due volte, tre volte. Colpiti!!! Affondati!!! Con un parziale di 15 punti a zero, alla sirena New Basket Ploaghe 50 Impiccababbu 59. Che fatica!!! Tre partite dure e complicate. Tre partite che hanno messo a dura prova i muscoli e, in qualche caso anche, le ginocchia degli Impiccababbu. Tre partite che hanno confermato la nostra indole corsara, sempre pronti a giocarcela contro tutti e mai domi. Tre partite che ci hanno portato al record di franchigia, di otto vittorie consecutive e striscia ancora aperta. Prendiamoci il meritato riposo perché la prossima sarà ancora battaglia. Forza IMPICCABABBU!!!  

domenica 12 marzo 2017

Battaglia

Seconda trasferta consecutiva per gli Impiccababbu. Si gioca a Sennori, contro la squadra locale. Compagine capace di esprimere del bel basket, fatto di energia, fisicità e buone doti tecniche. La classica squadra che in giornata “in” può diventare pericolosa. Questo si nota fin dalla palla a due. I nostri avversari entrano sul rettangolo di gioco determinati e agguerriti, decisi a vendicare la sconfitta del girone d’andata. Da subito fanno sentire i muscoli (e non solo) incanalando la partita verso la direzione da loro preferita. La battaglia fisica.  La nostra partenza è più letargica, subiamo gli avversari per la prima metà del quarto, riuscendo solo nel finale a rimettere le cose a posto. Dopo i primi disastrosi dieci minuti comunque siamo a stretto contatto. 12 a 11 per loro. Il secondo quarto, cosi come i successivi, sono sporchi, duri e combattutissimi. Si spinge, si lotta, si sgomita per un centimetro alla volta. La partita che nasce da questa battaglia è brutta. Il gioco è frammentato dai continui fischi arbitrali, si segna poco. Dopo altri faticosi dieci minuti andiamo all’intervallo lungo sotto di 5; 27 a 22. Nella ripresa cambia qualcosa. Finalmente riusciamo a scrollarci di dosso la tensione. Le gambe girano decisamente meglio. Ragioniamo con più attenzione le scelte in attacco e la difesa stringe con più attenzione le maglie. Assestiamo un buon colpo, recuperando lo svantaggio e andando avanti nel punteggio. Gli abbiamo fatto male, scassinando la loro sicurezza. Alla fine del terzo quarto siamo davanti di 4; 38 a 34. L’ultimo quarto è un alternanza di botte, emozioni e canastri. Nessuno vuole perdere. Si lotta su ogni pallone, si spinge su ogni rimbalzo. Nessuno vuole mollare l’osso. A pochi secondi dalla fine siamo a più 3; mai domi i nostri avversari piazzano la bomba del pareggio. Restano 8 secondi sul cronometro per organizzare una rimessa e il tiro della vittoria. Il tiro arriva puntuale ma carambola due volte dentro il ferro ed esce. 54 a 54. Overtime!!! Con entrambe le squadre in bonus, il tempo supplementare è una roulette russa. Chi sbaglia di meno vince. Gestiamo bene i cinque minuti finali. La difesa tiene perfettamente. Le pazienti scelte offensive sono letali. Ancora una volta ci troviamo in vantaggio di 3 punti. Sbagliamo i due tiri liberi che avrebbero sancito la vittoria. Poco importa perché con soli tre secondi da giocare gli avversari possono solo pregare l’ave maria. L’ultimo tiro scagliato da distanza impossibile conferma solo il risultato finale. Dopo un supplementare Basket Sennori 61 Impiccababbu 64. Bravi guerrieri!!! Striscia aperta e morale alto. Non fermiamoci qui, lunedì andiamo a sbancare anche Ploaghe. Forza IMPICCABABBU!!!  

#forzadanisiamotutticonte
#nuossommesdani

mercoledì 8 marzo 2017

.... come il gatto col topo

Finalmente dopo tre rinvii consecutivi e quasi un mese di stop agonistico, la cavalcata degli Impiccababbu, verso i playoff e le parti nobili della classifica, può riprendere. La compagine in verde è chiamata a un piccolo tour de force di tre trasferte consecutive nei dintorni della Capitale. La prima di questa mini serie è da prendere con le molle, si gioca contro sportissi. Zuffe, screzi, insulti, gomitate e quant’altro sono solo in parte quello che ha contradistinto negli anni le sfide contro gli odiatissimi rivali. Pronti a dare la solita battaglia, la sorpresa è tanta quando scopriamo che quella squadra non esiste più. Degli arcigni nemici resta poco o niente, al loro posto un gruppo di atleti un po’ agè. La partita inizia. Bastano pochi minuti di studio per capire che il match è ampiamente alla nostra portata. Nonostante qualche piccola concessione al tiro, la difesa funziona bene e l’attacco gira perfettamente. Arrivano buone conclusioni e taglienti penetrazioni. Andiamo avanti nel punteggio e dopo i primi dieci minuti siamo a +7, 18 a 11. Il quarto successivo, cosi come tutti gli altri, sono una sorta di gioco del gatto col topo. Amministriamo perfettamente il vantaggio; ogni volta che concediamo qualcosa arriva puntuale la risposta con gli interessi. In pieno controllo della partita andiamo all’intervallo in vantaggio 27 a 19, +8. Nella ripresa le cose non cambiano, anzi migliorano. Gli avversari iniziano vistosamente a cedere fisicamente, noi grazie a una buona rotazione, non sentiamo la stanchezza, continuando imperterriti a dare le nostre zampate. Concediamo solo 8 punti in dieci minuti, andando a giocarci l’ultimo quarto con un buon bottino di vantaggio. 44 a 27. Gli ultimi dieci sono una vera e propria passeggiata. L’agonismo di un tempo che fù tra le due squadre è morto e sepolto. Mettiamo gli avversari all’angolo, giocando un bel basket fluido ed essenziale. Dopo quaranta minuti il tabellone dice: sportissi 33 Impiccababbu 56. Buona ripresa dopo la forzata pausa. Riassaporare le sensazioni del campo, sudare per i due punti, cercando nuove soluzioni e alchimie. La strada verso i playoff è ancora lunga e faticosa…. Forza IMPICCABABBU!!!