• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 28 luglio 2014

Marmi ghosa? Marmitako!

Il marmitako è una zuppa di pesce dei paesi baschi. Prende il nome dal tipo di pentola in cui si cucina, la marmitta. Per chi non ne ha mai sentito parlare, è a base di tonno fresco, patate e peperoni stufati insieme con alloro, cipolla, paprika e pomodori. Ne avevo sentito parlare e sabato mattina quando al supermercato ho trovato del tonno freschissimo, non mi è sembrato vero provare questa nuova, particolare, ricetta. Logicamente in stile “Pintus”, l’ho leggermente modificata, il peperone non era verde ma rosso e al posto della paprika dolce ho usato il peperoncino. Raggiungendo comunque un ottimo risultato.

Ricetta
Dati tecnici:
·       grado di difficoltà: medio
·       tempo di preparazione: 30 minuti circa
·       tempo di cottura: 45/50 minuti circa
Ingredienti per 3 lupi di mare:
·       500 gr. di tonno fresco in trance
·       400 gr. di patate
·       Un peperone rosso
·       400 gr. di pomodori
·       Una cipolla piccola
·       Uno spicchio d’aglio
·       Uno,due o anche tre peperoncini
·       Un litro circa di fumetto pesce
·       Un mazzetto di prezzemolo e due foglie di alloro
·       Olio, sale, pepe q.b
Preparazione:
·       Prima di iniziare con la preparazione, mettete su un cd. Le zuppe sono piatti riflessivi, fate tutto senza fretta e con calma. Io ho messo su “White Album” dei Beattles, ci stava alla grande. Pulite le patate e teglia tele a cubetti. Pulite anche il peperone, eliminando i semi interni e la parte bianca, e riducetelo in listarelle. Immergete i pomodori per qualche istante in acqua bollente, sgocciolateli, spellateli e tagliateli a dadini eliminando i semi interni. Tagliate il tonno a cubetti. Sbucciate l’aglio e le cipolle (nella ricetta originale c’era anche il porro, ma non avevo voglia di uscire nuovamente a comprarlo) e tritateli finemente insieme ai peperoncini e al sempre presente pomodoro secco (da sempre una marcia in più). Fate rosolare in un tegame con l’olio, quando saranno appassiti aggiungete le patate. Fate cuocere qualche minuto poi aggiungete i peperoni e i pomodori e l’alloro. Fate insaporire per 5 minuti e poi aggiungete il brodo di pesce (mi vergogno ma questa volta ho usato quello granulare), circa un litro, lasciando cuocere fino a quando le patate non cominceranno ad ammorbidire. Aggiungete il tonno, salate e pepate. e lasciate proseguire per altri 5 minuti, fino a che il tonno sarà tenero. Non fate cuocere eccessivamente per evitare che il tonno si indurisca. Ah!!! Finalmente avete finito. Potete servirla cos’, aggiungendo solo una bella spolverata di prezzemolo. Io giusto per dare un po’ di sapore in più ho coperto i piatti con una bella e generosa manciata di crostini aromatizzati al rosmarino. Una piccola chicca finale. Ahogozoko zopa da hau!!!


martedì 22 luglio 2014

Francis Turner (un malato di cuore)

di Edgar Lee Master, tratta da “Antologia dello Spoon River”, 1914/1915

Non potevo correre o giocare
da piccolo.
Da uomo potevo solo sorseggiare dalla coppa,
non bere -
perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore
malato.
Ora giaccio qui
Confortato da un segreto che nessuno tranne
Mary conosce:
c’è un giardino di acacie,
di catalpe, e di pergole dolci di viti –
là quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary –
baciandola con l’anima sulle labbra
all’improvviso questa prese il volo.

giovedì 17 luglio 2014

Good vibrations

Sono le cinque del mattino quando apro gli occhi e controllo l’ora. In qualsiasi altro momento avrei sicuramente bestemmiato, in qualsiasi altro momento avrei stramaledetto le sole quattro ore passate tra le braccia di Morfeo. Oggi no. Non mi importa aver dormito poco, non mi importa essere stanco. Non dipende neanche dal fatto che oggi sia il mio quarantesimo compleanno (nel corso degli anni ho imparato a fregarmene, e credo lo farò anche questa volta). Oggi è una bella giornata e boh, tutto il resto non conta!!! Cazzo!!! Un attacco di positività, che strana sensazione, non accadeva da tempo. Gli ultimi giorni sono stati intensi, strani e piacevoli. Partirei col raccontarvi della mia seconda mostra pittorica. Dalle mie preoccupazioni e titubanze. Dal fatto che non potevo minimamente prevenire il risultato della “vernice”. Beh, è stato un successo. Non parlo del fatto che i miei lavori siano stati tanto apprezzati e neanche del fatto di aver venduto tutte le tele nel giro di pochi minuti. Parlo del fatto che, tutte le persone (o quasi) che contano qualcosa per me erano li, intorno a me, contente per me e per quello che stava succedendo. La loro presenza mi ha trasmesso vibrazioni positive, energia e fiducia. Credo di essere fortunato ad averle…. E poi…. Ho ripreso a correre. Finalmente dopo più di un anno. Direte voi, che c’è di straordinario? La corsa è una parte importante del mio essere, è un rifugio sicuro dove poter per qualche tempo sgrovigliare i pensieri e lucidare la mente. Un momento di libertà e solitudine. Un momento tutto mio, purificante e riflessivo. In questo lungo tormentato inverno mi era proprio mancato, avrei avuto proprio bisogno di una corsetta chiarificatrice. Quella bastarda di fascite plantare sta guarendo e le piccole corsette (per il momento senza esagerare) che ho ripreso a fere quotidianamente sono un toccasana per corpo e mente. Ho una cosa in mente da sempre, fare una maratone. Chi lo sa? Tifate per me… E poi… Ieri alle 10:01 è nata ALICE. La cosa più bella. La cosa che mi ha emozionato di più. La cosa più megafantastica che possa succedere. Non credevo potesse accadere. Non credevo si potesse voler bene a una bimba ancora non nata, invece in questi nove mesi pian piano è germogliato qualcosa dentro di me. Un sentimento puro e incondizionato. E’ bastato vederla un secondo, ancora sporca di sangue con gli occhietti tondi già spalancati, per innamorarmi di lei. Cazzo che figata!!! Cazzo che botta di adrenalina!!! Sono lo zio più contento del mondo…  E oggi… Direi di essere quasi felice (anche se questa parola va usata sempre col contagocce) perché dentro di me ci sono ancora delle ombre abbastanza ingombranti e il mio oscuro umore è sempre lì dietro l’angolo pronto a colpire. Ma oggi cazzo!!! Proprio oggi se la prende in culo!!! 

domenica 6 luglio 2014

L'assassino torna sempre sul luogo del delitto

“La realtà non è mai come la si vede, la realtà è soprattutto immaginazione” Renè Magritte

Era il dicembre del 2012 quando, grazie all’insistenza di un amico, che all’epoca non sapevo se ringraziare o strozzare, mi buttai in una piccola evasione dalla quotidianità. Feci la mia prima mostra pittorica, dando visione a lavori che, fino a quel momento erano rimasti chiusi tra le quattro mura di casa mia. Eccomi qua dopo più di un anno e mezzo a riprovare le stesse emozioni, le stesse titubanze, gli stessi pensieri. Eccomi qua con otto nuove tele, con otto nuove canzoni, con otto nuovi stati d’animo, nati da un’allucinazione creativa e quasi irresponsabile. Eccomi qua con un nuovo percorso emozionale, diverso dal primo, più intenso, più complicato, più turbato, più duro. Eccomi qua ancora una volta intento a fermare un momento, per non dimenticare. Un’altra piccola avventura nel condensare sensazioni e catturare un affresco interiore, partendo da un angolo della tela e pitturando ciò che credo debba esserci. Un altro momento di anarchica libertà assoluta. Un'altra piccola passeggiata nei miei angoli di visione tra pittura, musica, “Trubbles and bubbles”.  La “vernice” si terrà, venerdì 11 luglio, sempre al bar Abetone, (viale Italia) …. e dove altrimenti? I miei lavori, per chi non potesse passare venerdì, rimarranno appesi alle pareti per tutto luglio. Buona visione!!!

mercoledì 2 luglio 2014

Ambiance noir

Baudelaire e Oscar Wilde seduti rispettivamente alla mia destra e alla mia sinistra. Oppio, assenzio, litri di vino rosso e un numero imprecisato di donne immorali che ballano lascive intorno al tavolo. I profumi sono acri. La stanza e ovattata nel fumo denso di candele che bruciano male. L’atmosfera è malinconica. E poi colori cupi, poesie, ombre e il corvo di Edgar Allan Poe che svolazza sulle nostre teste. Il nostro cibo è scuro, decadente, malconcio, è strano. Nei nostri piatti c’è del risotto al nero di seppia………..

Ricetta
Dati tecnici:
·       grado di difficoltà: medio
·       tempo di preparazione: 15 minuti circa
·       tempo di cottura: 20 minuti circa
Ingredienti per 3 strafatti e un corvo
·       400/500 gr, di riso
·       2/3 seppioline 500 gr. circa
·       2 bustine di nero di seppia o due sacche
·       300 gr. di ricotta affumicata
·       4/5 pomodori secchi
·       Uno spicchio d’aglio
·       Un po’ di cipolla
·       Un litro circa di fumetto pesce
·       Un bicchiere di vino rosso
·       Olio, sale, pepe q.b.
Preparazione:
·       Per prima cosa dovete preparare il fumetto di pesce. Se non avete i pescetti giusti per farlo va bene anche quello tipo dado. Appena arriva a bollore ci inserite il nero di seppia. L’intruglio diventa scuro!!! Nel frattempo tritate finemente un po’ di cipolla, l’aglio e 3/4 pomodori secchi (mi raccomando finemente). In una casseruola abbastanza capiente fate rosolare tutto il trito con dell’olio. Aggiungete le seppioline, tagliate precedentemente a cubetti o striscioline (dipende da voi), rosolate anche’esse per qualche minuto. Aggiungete il riso, tostatelo e sfumate tutto con un bel bicchiere di vino rosso. Appena l’alcool sarà evaporato, iniziate a irrorare col fumetto di pesce nero, poco alla volta. E’ un operazione fastidiosa stare dietro a un risotto. Ci vuole un po’ di pazienza, va amato con cura ma il risultato è impagabile. Continuate la cottura per il tempo dovuto. Vi raccomando di non lasciare evaporare tutto il brodo, il risotto non deve diventare un mappazzone (eh eh eh Barbieri docet), come si usa dire in gergo tecnico deve essere all’onda (cioè quando lo mettete nel piatto con un colpetto sotto, si spande da solo senza bisogno di appiattirlo). Servitelo aggiungendo sopra un bel po’ di ricotta affumicata e il pomodoro secco come guarnizione. Et voilà!!!