• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 11 settembre 2017

Esperimento riuscito

Non so proprio cosa scrivere come preambolo a questa ricetta. Tranne che; quest’estate all’improvviso sul tavolo di casa è arrivata una vagonata incredibile di friggitelli. Dopo averli cucinati nella maniera tradizionale (cioè come li avrebbero preparati le massaie napoletane) sono partite le sperimentazioni. Poterli gustare in maniera diversa dal solito è stata la missione per un pranzo diverso dal solito. Ecco a voi “Paccheri con friggitelli, ragù di spigola e granella di nocciole.

Ricetta
Ingredienti per 2/3 persone:
·       400 gr. di paccheri (anche di più)
·       Una spigola, circa 800 gr.
·       Friggitelli (non so il peso, ho fatto ad minchiam)
·       2 pomodori secchi (che poi ho dimenticato di mettere)
·       2 peperoncini piccanti (questi li ho messi)
·       Granella di nocciola
·       Olio, sale, pepe q,b,
Preparazione:
·       Per prima cosa pulite la spigola e infilatela dentro il forno (cottura 180° un quarto d’ora circa per ogni 400 gr, di peso). A fine cottura, spolpatela letteralmente, eliminando con attenzione tutte le spine, la testa, la lisca e cosi via. Spezzettate la polpa e tenetela da parte.  Lavate a tagliate i friggitelli privandoli dei semi e della parti bianche. Rosolate in padella l’aglio e il peperoncino e aggiungete i friggitelli (tagliati come meglio preferiti). Fateli saltare a fuoco vivo per un minutino, abbassate la fiamma. Quando saranno ben cotti aggiungete la polpa di spigola. Scolate i paccheri e amalgamate al sughetto. Ora non vi resta che aggiungere una generosa dose di granella di nocciole (vi consiglio di comprare le nocciole, la granella già pronta non ha lo stesso gusato delle nocciole sbriciolate sul momento) e il piatto è pronto. Esperimento riuscito. Cazzo che buona!!!



giovedì 7 settembre 2017

Ci sono molti modi

E’ quello che sai che ti uccide o è quello che non sai, a mentire alle mani, al cuore, ai reni. Lasciandoti fottere forte per spingerti i presagi via dal cuore su in testa, sopprimerli. Non sai, non sai, che l’amore è una patologia, saprò come estirparla via. Torneremo a scorrere, torneremo a scorrere. Eroe del mio inferno privato, sei in giro di routine, indossi il vuoto con classe ma e tutto ciò che avrai, perché quando il dolore è più grande poi non senti più, e per sentirmi vivo, ti ucciderò, ti ucciderò. Lo sai, lo sai, che il mio amore è una patologia saprò come estirparla via. Torneremo a scorrere, torneremo a scorrere, torneremo a scorrere, torneremo a scorrere. Lo so, lo so, che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora.
Afterhours - 2005
Tempera acrilica su tela 50x80 cm

sabato 2 settembre 2017

Summer words

Amici [a-mi-ci] p.m.
·       Chi ha un rapporto di affetto e stima con qualcuno; i cari a. del mare, a. fraterni, a. intimi.
·       Persone conosciute che non si vogliono nominare (#nofànomi) generalmente in condizioni scherzose o ironiche; ero in barca con a., i soliti a. rompiballe della Mardinedda.
·       Chi ha un’inclinazione ho prova interesse per qualcosa; gli a. del tramonto alla Marinedda, gli a. della festa della birra.

#pensionemarinedda #siamobruttepersone #vivigliobeneancheserompeteilcazzo #supermegafriends

Barca [bar-ca] s.f.
·       Imbarcazione da diporto rigorosamente a vela (no ai ferri da stiro); vieni a fare un giro in b.?, stiamo tre giorni in b. e dormiamo alla Pelosa, io gestisco la cambusa della b., su questa b. si mangia e si beve un bè!, su questa b. siamo ingrassati.
·       Essere tutti sulla stessa barca, trovarsi nella stessa condizione: perché il motore di questa b. non va?, che cazzo è successo su questa b., qualcuno ha toccato qualcosa su questa b.?, il  problema sulla b. è stato risolto! Apri una birra!, prima o poi mollo tutto e giro il mondo in b. a vela.

#bebek #avelaèmeglio #mezzimarinaimaconstile #bagnonelverdedellapelosa #nonabbiamouncazzodafare #salsiccioneconcipolleamusodiporco #unbèdibirra #noaiferridastiro #ruttolibero

Birra [bir-ra] s.f.
·       Bevanda alcoolica ottenuta dalla fermentazione del malto, l’orzo o di altri cereali, con aggiunta aromatizzante di luppolo e addizionata con anidride carbonica; quanta b. compriamo per la cambusa in barca?, cazzo dobbiamo scendere a terra! La b. sta finendo, domani c’è la festa della b. trinittaiese, com’è andata la festa della b.?, diciamo che anche quest’anno abbiamo bevuto qualche b.!!!, ci vediamo per una b. al tramonto?
·       Antico rimedio per tutti i mali; bevi una b. che ti passa, se ti bevi una b. non ci pensi più, secondo me ci vuole una b., chi beve b. campa cent’anni.
·       In varie locuzioni indica energia e rapidità; a tutta b. alla festa della b.

#tanduzibimmunabecks #maquantoèbuonalabirra #dammeneunabellafresca #ostedellamaloraportacidabere

Cibo [ci-bo] s.m.
·       Ciò di cui ci si nutre: c. saporito, c. che teccia, c. che prima mangio e dopo mi sento in colpa. Esempio: melanzane alla parmigiana, zuppa gallurese, spaghetti vongole pomodorini e bottarga, la mattonella della Luisa, fregola ai frutti di mare, marmellata di fichi rubati, zuppetta di ceci con cozze gamberi e pancetta, vagonate di pasta con ogni sorta di condimento, paccheri con ragù di spigola friggitelli e granella di nocciola, polmette di ogni dimensione gusto e forma (basta siano polpette), pesce di ogni dimensione e forma, pizza di ogni dimensione e forma, calamari fritti, vino e birra come se piovesse ……. Tutto tranne l’insalata di riso, perché chi mangia l’insalata di riso è figlio del diavolo.

#chisenefrega #wilcarboidrato #ladietalainiziodomani #robacheteccia #indafaustkitchen

Isola Rossa [I-so-la ros-sa] sost.f.
·       Frazione di Trinità d’Agultu e Vignola, nella provincia di Sassari in Sardegna. Sorge su un piccolo promontorio che si allunga in direzione nord-ovest. Il promontorio è caratterizzato dal colore rosso delle rocce e dalla presenza di una torre cinquecentesca, retaggio del dominio spagnolo. Il primo nucleo del paese nasce, attorno alla torre, agli inizi del novecento come borgo di pescatori.
·       Coordinate GPS: 41°00’47”N 8°52’30”E
Altitudine: 23 m.s.l.m.
Abitanti: 123

La Marinedda [Ma-ri-ned-da] sost. f.
·       Luogo unico e incantato. Spiaggia di sabbia bianchissima, incastonata tra il rosso delle scogliere. Il mare è qualcosa di unico, cambia colore ogni pochi minuti assumendo tutte le tonalità dal blu al verde smeraldo. Meravigliosa; ci vediamo alla M.?, ok ci vediamo alla M. per una birra, la M. è uno stato mentale.
·       Coordinate GPS: 41°00’56.34”N 08°53’15.27”E

#allamarineddasistatroppobene #orientatianordovest #marineddabay #lamarineddaèunostatomentale #nelmagicomondodeicazzimiei

Libri [li-bri] m.p.
·       Serie di fogli stampati di identica misura, tenuti insieme secondo un dato ordine, legati tra loro e muniti di copertina. Di qualsiasi formato e dimensione; che l. hai portato questa estate con te? Diari di viaggio., questa estate ho letto più che altro l. di navigatori,
·       “Il sogno spezzato” di Vittorio Fresi, Nutrimenti 2012
“La musica del mare” di Roberto Soldatini, Nutrimenti 2014
“Mucho Mojo” di Joe R. Lansdale, Einaudi Stile Libero Noir 1994

#leggere #nelmeravigliosomondodeicazzimiei #relaxdontdoit #sottolombrellone #nonrompetemiicoglioni

Mare [ma-re] s.m.
·       Massa d’acqua salata che ricopre la maggior parte della superficie terrestre. Qualsiasi zona specifica di queste acque con le relative denominazioni; il m. dell’Isola Rossa, c’è Maestrale il m. alla Marinedda sarà incazzato, andiamo via m. in barca a vela, ho bisogno di un tutto in m. per scomfiggereil cecio, il m. è il mio elemento.
·       Grande quantità, massa; alla festa della birre c’era un m. di gente.

#lupidimare #ilmareèilmioelemento #senzamaremorirei #tenetevilamontagne

Tramonto [tra.mon-to] s.m.
·       Scomparsa di un astro sotto la linea dell’orizzonte. Nell’uso comune il calar del sole; il t. di Marinedda è una figata, c’è un t. diverso ogni sera, cazzo questo si che era un t. con i contro coglioni, il t. di Marinedda ti riappacifica col mondo.

#bagassaditramonto #minchiachefigata #orapossoanchemorireinpace #uau