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domenica 9 novembre 2025

A bocca chiusa

Fatece largo che ….. passa domani, che adesso non si può. Oggi non apro perchè sciopererò, e andremo in strada cò tutti gli stiscioni, a fare come sempre la figura dei fregnoni. Ma a me de questo sai, non me ne importa niente, io oggi canto in mezzo all’altra gente. Perché ce credo o forse per decenza, che partecipazione certo è libertà ma è pure resistenza. E non ho scudi per proteggermi, ne armi per difendermi, ne caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi. Ho solo questa lingua in bocca e forse un mezzo sogno in tasca. E molti, molti errori brutti. Io però li pago tutti. Fatece largo che ….. passa il corteo e se riempiono le strade, via Merulano così pere un presepe e semo tanti che quasi fa paura. O solo tre sfigati come dice la questura. E le parole, si lo so, so sempre quelle. Ma è uscito il sole e a me me sembrano più belle. Scuola e lavoro, che temi originali, se non per quella vecchia idea de esse tutti uguali. E senza scudi per proteggermi, né armi per difendermi, né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi. Con solo questa lingua in bocca. E se mi tagli pure questa, io non mi fermi, scusa canto pure a bocca chiusa. Guarda quanta gente c’è, che sa rispondere dopo di me a bocca chiusa. Guarda quanta gente c’è, che sa rispondere dopo di me a bocca chiusa. Mmmmmhhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhhh!!! A bocca chiusa. A bocca chiusa. Guarda quanta gente c’è. A bocca chiusa. Guarda quanta gente c’è. A bocca chiusa. Mmmmmhhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhh, mmmmmhhhh, mmmmmhhhh!!!
 
Daniele Silvestri, 2013

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