Autunno: sostantivo maschile [au/tun/no]
Terza stagione dell’anno compresa, nell’emisfero boreale tra il 23 settembre e il 22 dicembre e in quello australe tra il 21 marzo e il 21 giugno. Ma ha anche un significato figurato, riferendosi al periodo della maturità che precede la vecchiaia o la fine di qualcosa . Deriva dal latino “Autumnus” che significa “ricco di frutti”.
Finalmente la mia stagione preferita. Bei colori, ottimo tempo (almeno
qui sull’isola), vendemmie e fantastici prodotti. Amo il nuovo miele, ma anche il
melograno, le castagne, i cavoli, la frutta col cuscio, i frutti di bosco, i funghi,
le pere, i cachi, le patate novelle, le mele e ovviamete la zucca. Amo i risotti. Amo prepararli. Scelta del
riso, soffritto, tostatura, cottura lenta con l’aggiunta graduale del brodo,
mantecatura; senza dubbio un’arte di fine fattura. Eccovi la mia personalissima
ricetta per un prefetto risotto con la zucca e qualche azzardata aggiuntina. E’
molto semplice ma ci vuole tempo. Per prima cosa prendete la zucca, eliminate
buccia e semi, tagliatela a tocchetti e fate bollire in abbondante acqua. Non
ci sono tempi di cottura, quando inizia a sfaldarsi mettetela in un mixer e
dateci dentro fino a ottenere una bella crema. Non buttate l’acqua di
bollitura. No. No. No. Avete capito? No. Pentola o tegame decidete voi. Olio, cipolla tritata e vai di soffritto. A cipolla inbiondita aggiungete il riso
(carnaroli) e fate tostare per qualche minuto. Vi ricordate l’acqua da non
buttare? Beh dopo averci aggiunto sedano, carota e cipolla (va bene anche un
dado da cucina) e averla portata a ebollizione, iniziate a irrorare un po’ alla
volta il risotto. Trascorso qualche minuto aggiungete la cremina di zucca e
continuate col brodo, sempre un po’ alla volta, fino a cottura ultimata. Io
sono scemo e in questa fase ci parlo, lo coccolo, lo giro di continuo. Lo
corteggio!!! Ahahahahaha!!! Ok, ora è pronto. Spegnete e spostatelo dal fuoco.
Mantecate. Al posto del burro ho messo una noce di gorgonzola e giusto un
pugnetto di parmigiano. Ora arriva il genio, ho aggiunto del prosciutto crudo
croccante tritato grossolanamente (togliete il grasso e mettete le fette al
forno a 160° per 13/15 minuti. Usciranno croccantissime) e amaretti sbriciolati
(decidete voi la quantità). Non vi resta che gustarlo. Vi consiglio di prepararlo
nelle giornate uggiose e fredde. Io ho fatto la cazzata di cucinarlo qualche
giorno fa. Ma c’è ancora caldo e l’ho ruttato per tutta la corsetta
all’ippodromo.
Terza stagione dell’anno compresa, nell’emisfero boreale tra il 23 settembre e il 22 dicembre e in quello australe tra il 21 marzo e il 21 giugno. Ma ha anche un significato figurato, riferendosi al periodo della maturità che precede la vecchiaia o la fine di qualcosa . Deriva dal latino “Autumnus” che significa “ricco di frutti”.

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