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giovedì 24 ottobre 2019

m'hai provocato e io te distruggo

“….. ma che ce frega, ma che ce ‘mporta, si l’oste ar vino c’ha messo l’acqua, e noi je dimo, e noi je famo. C’hai messo l’acqua e nun te pagamo ….. a noi ce piace de magnà e beve …..”

Potere al popolo!!! Potere al popolo!!! Potere al popolo!!! Ignoranza al potere!!! Si ma a stomaco pieno. L’hanno capito bene i romani, che per far bene rivoluzione bisogna riempire la pancia. E cosa c’è di meglio di un buon piatto di pasta? Per loro il piatto di pasta è sacro. Non si transige, quando è in tavola tutto può aspettare. Il carboidrato, quello ignorante, quello che teccia, quello che 150 gr. sono pochi, quello che quando hai fame non ha rivali, quello che “maccarone m’hai provocato e io te distruggo”. Un vero è proprio “Totem” culinario. Una necessità impellente. Il momento confortante della giornata. Siete pronti? Partiamo per questo piccolo viaggio attraverso le mie cinque ricette preferite della cucina tipica romana. Io le preparo così. Daje!!!
Spaghetti alla carbonara: La leggenda narra che la prima carbonara della storia sia stata fatta nel 1944 in vicolo della Scrofa, per merito di un cuoco romano che grazie alla sua fantasia unì Eggs & bacon dei soldati americani agli spaghetti. Non gli saremo mai abbastanza grati per questa intuizione. Partite soffriggendo in un cucchiaio d’olio uno spicchio d’aglio e 300 gr. di guanciale tagliato s pezzettini, fino a lasciarlo dorare leggermente. Sbattete in una terrina l’uovo (io ne metto una a persona, se sono da solo due), aggiungete il pecorino e una dose abbondante di pepe nero. Scolate la pasta al dente, ributtatela nella pentola e aggiungete l’uovo e il guanciale. Qui sta a voi, la cottura dell’uovo è personale, io lo lascio cremoso ma non crudo, c’è invece chi lo cuoce totalmente. Servite dandoci dentro con altro pecorino e ancora pepe. Ammazza!!!
Rigatoni all’amatriciana: Come rigatoni? I bucatini non mi piacciono. Anche qui le leggende si sprecano, comunque pare che fosse il piatto tipico dei pastori della zona di Amatrice (ahahahahah che fantasia) e che originariamente non avesse il pomodoro. Quindi per preparare questa Gricia 2.0 fate soffriggere il guanciale (la dose sarebbe 50 gr, a testa. Sarebbe!!! Ahahahahah) insieme a della cipolla (io uso l’aglio) e un pomodoro secco tritato per bene (nella ricetta originale non c’è). Aggiungete la polpa di pomodoro e lasciate andare qualche minuto. Scolate i rigatoni e ripassateli per qualche minuto nella padella del sugo. Una volta insaporiti per bene spegnete il fuoco e buttateci sopra una pala di pecorino piccante e il solito abbondante pepe nero. Come er cacio sui maccheroni!!!
Tortiglioni alla Gricia: Questa pasta è considerata l’antenata dell’Amatriciana, in comune hanno tutto tranne il pomodoro. Per cui ora faccio copia e incolla, togliendo le parti del pomodoro ….. fate soffriggere il guanciale (la dose sarebbe 50 gr, a testa. Sarebbe!!! Ahahahahah) insieme a della cipolla (io uso l’aglio) e un pomodoro secco tritato per bene (nella ricetta originale non c’è) … Scolate i tortiglioni e ripassateli per qualche minuto nella padella. Una volta insaporiti per bene spegnete il fuoco e buttateci sopra una pala di pecorino piccante e il solito abbondante pepe nero. Me cojoini!!!
Spaghetti cacio e pepe: La più famosa delle ricette, la più veloce, ma anche la più insidiosa. Cuocete in acqua salata la pasta. Il primo consiglio è quello di non usare la quantità d’acqua che usate di solito, mettetene di meno. Sarà più satura degli amidi rilasciati dalla pasta e al momento di creare la crema col pecorino vi sarà utile. Due minuti prima di scolare la pasta, all’interno del recipiente dove condirete la pasta adagiate il pecorino piccante e con un cucchiaio raccogliete l’acqua di cottura. Iniziate a create la crema (buona fortuna, io ciò messo un po’ per farlo decentemente). Scolate gli spaghetti e conditeli aggiungendo un kg. di pepe nero. ‘Namo!!!
Spaghetti aglio, olio e peperoncino: Beh qui non ho molto da dire. Se parliamo di primi piatti questo non può mancare. Effettivamente non so se sia tipico romano, non mi importa. Per me è il Re indiscusso dei piatti di pasta. Solo quattro ingredienti da amalgamare a piacimento. C’è chi preferisce il peperoncino secco, chi toglie i semi per ridurne la piccantezza, chi inserisce l’aglio intero per rimuoverlo facilmente e chi lo trita addirittura. Voi come li preparate? Beh mentre ci pensate io vado a prepararmene un piatto. Se semo visti!!!

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