• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

martedì 2 ottobre 2018

Terapia

Continuo a rigirarmi nel letto, di dormire questa notte non se ne parla proprio. Mezzanotte, l’una, le due, le tre, le quattro, le cinque. L’interruttore on/off si deve esser rotto. Bestemmio. Porco dioooo!!! Voglio dormireeee!!! Ho sonno e sono stanco. Cazzoooo!!! Penso, rivivo situazioni passate, scenari attuali e futuri, ricordo cose, persone, momenti. La mente va. Libera di spaziare ovunque lei voglia. Arrivo in un posto. Non basta pensarci, ci devi arrivare. Il percorso non è facile. La mente gioca brutti scherzi; a volta prende una strada breve, altre volte si perde in mille giri inutili. Ora ci sono, Sono arrivato e sto bene. Sono a Marinedda. Lentamente cammino sulla spiaggia verso il mare. Entro in acqua. I sensi si risvegliano. Il mare mi avvolge. Riesco a sentire il suo odore, il suo sapore, riconosco il suo rumore. Sono immerso e ogni parte del mio corpo lo sente. Inizio a nuotare. Senza fretta. Con calma. A ogni bracciata il corpo si fa sempre più leggero e la mente inizia a liberarsi. Arrivo all’ultima boa. La mia confort-zone. Il mio posto sicuro dove trovare tranquillità e silenzio. Mi fermo. Galleggio. Intorno a me nessuno. L’assenza di gravità mi rilassa. E’ cosi per tutti coloro che vivono il mare, per tutti quelli che lo amano, per tutti quelli che non ne possono fare a meno; quando sei in mare tutto resta fuori.  E’ come entrare in una solenne cattedrale. E’ come volare. E’ il mio cielo. Mi rilasso, il mio percorso è giunto a termine, chiudo gli occhi e finalmente dormo. Funziona. Funziona sempre.

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