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venerdì 2 ottobre 2015

Mi faccio di capsaicina!!!

L’estate ormai non è altro che un ricordo immortalato in una manciata di foto. I tempi delle infradito, della spiaggia e del mare affievoliscono giorno dopo giorno, così come i colori estivi e lo sbocciare dei fiori. Cosi come, le piante del mio orto inevitabilmente vanno incontro alla morte. Nooooo!!! Fragole, zucchine e pomodori hanno tirato le cuoia. La loro stagione, ormai, giunta al capolinea annuncia l’arrivo dell’autunno. Rest in peace!!! In mezzo a tutta la malinconica devastazione di piante secche, ancora c’è qualcosa che resiste. Fregandosene totalmente dell’epidemia intorno a se, con straordinaria coriacità le piante di peperoncino, resistono alle prime piogge e ai primi freddi. Sono piante stagionali e non muoiono. Non le freghi così facilmente. Ancora continuano con la fioritura e con una incessante, copiosa produzione. E con le dovute precauzioni vivranno fino alla prossima primavera (mi tocco). Uauu!!! Peperoncini, peperoncini e ancora peperoncini. Un vero e proprio spettacolo. Questa sudamericana e colorita coltivazione composta da due tipi diversi di piante ancora ruggisce di colori. Figata!!! Cayenna e Hot Lemon reign!!! Il Cayenna è un peperoncino molto popolare, dall’alto grado di piccantezza (Scoville 20.000 shu). Prende il suo nome dalla città di Cayenne, capitale della Guyana Francese. Non solo è molto diffuso ma è anche ingrediente tipico di molte ricette della tradizione gastronomica. L’Hot Lemon invece ha origine peruviana e fino a qualche anno fa era piuttosto raro in Italia. Deve il suo nome allo splendido colore giallo e al suo gusto leggermente agrumato che lo rendono inconfondibile e ricercato. Risulta molto più piccante (Scoville 250.000 shu) del Cayenna. Ne ho abusato per tutta l’estate, ne sto abusando e grazie alla generosa produzione e all’essicatura ne abuserò per tutto l’inverno. Insomma nel caso non l’abbiate ancora capito, credo di aver sviluppato una piccola dipendenza. Ma com’è possibile? Ora vi spiego cosa succede. La capsaicina contenuta nei peperoncini, si lega ai ricettori della bocca, essi portano il messaggio al cervello che registra la sensazione di bruciore. Il cervello rilascia un antidolorifico naturale (l’endorfina) che provoca una sensazione di piacere. A questo punto siete fregati. Il piacere delle endorfine sovrasta il bruciore, come veri e propri tossici andate in cerca di quel bruciore. Andate in cerca del benessere dopo la dose. Sapete che è un circolo vizioso ma non vi frega niente. Perché in fin dei conti siete facili al vizio. A voi il vizio piace. Buono!!! Ancora!!! Altro!!! Mmmhhh!!! Altro!!! Altro!!! Ancora!!! Cazzo!!! ..... non bado alla gente che guarda sconvolta, ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato, si pensa ormai addirittura in giro,  è chiaro che sono drogato!!!

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