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martedì 26 maggio 2015

Dalle nove alle dieci

“La vita ha spesso una trama pessima. Preferisco di gran lunga i miei libri” Agatha Christie

King’s Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade. L’uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato, proprio mentre stava per far luce su un misterioso suicidio. Non tutti hanno da dolersi della morte dell’uomo. Sarà un buffo straniero, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche a far luce su un omicidio in cui tutti hanno qualcosa da nascondere ….. Non leggevo un libro di Agatha Christie da parecchio tempo. Mi ero addirittura scordato del suo inconfondibile stile e della sua potenza narrativa. Ho ritrovato tutto questo in “L’assassinio di Roger Ackroyd”, da sempre considerato uno dei suoi romanzi migliori, arrivandoci grazie a una serie di circostanze (che non sto a spiegarvi), dopo che in passato l’avevo snobbato, preferendo titoli più altisonanti come “Assassinio sull’Orient Express” e “Dieci piccoli indiani. Questo libro, scritto nel 1926, è il classico giallo che riesce nell’impresa di attrarre, coinvolgere, depistare, sorprendere il lettore che ingenuamente crede di essere il protagonista insieme a Hercules Poirot. Gli elementi ci sono tutti, assassinio, ricatti, eredità, invidia, gelosia, moventi e il classico maggiordomo. C’è poco da dire è un vero capolavoro di ingegneria letteraria, dove una molteplicità di indizi, personaggi e avvenimenti si incastrano perfettamente al venticinquesimo capitolo. Momento in cui tutto è messo in chiaro da una semplice rivelazione del piccolo belga. In quel preciso momento il lettore capisce di “non aver capito un cazzo”. Eppure era li, evidente e facile da intuire, semplice e chiaro. L’autrice perfidamente ci sfida sbattendoci in faccia la verità per tutto il libro, tra le righe e nei dialoghi. Cazzo è ovvio L’assassino è …………….!!! Si lo sapevo!!! E pogghu!!! Questo “Assassinio di Roger Ackroyd” è ben congeniato, scivola verso il finale lasciando sensazioni quasi nascoste, pronte a venir fuori nel finale veramente sconcertante. Il perché lo scoprirete solo leggendo.

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