• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

martedì 17 giugno 2014

A Oriente....


Quando sentii parlare per la prima volta di questo libro ero sdraiato comodamente sul divano. Guardavo un documentario su Trieste, della sua cultura mitteleuropea e di personaggi come Joyce e Svevo nei loro cafè preferiti. Un crocevia culturale inimmaginabile. Cristiani, ortodossi, slavi, turchi, zingari e comunisti tutti insieme avvolti dal vento dei Balcani. Trieste è una meta, ma anche punto di partenza. Proprio di questo parla “Tre uomini in bicicletta”. Un bellissimo libro di viaggio. Un viaggio a tre, il giornalista di “Repubblica” Paolo Rumiz, Altan il celebre vignettista e Emilio Rigatti meno noto, ma eccelso ciclista. Più di duemila km trascorsi sui pedali, da Trieste a Istanbul, lungo la grande diagonale. Diciotto tappe in diciotto giorni raccontate in maniera magistrale, da Rumiz. Una scrittura essenziale, viva, visiva, evocativa e popolare che stimola la fantasia e fa venir voglia di viaggiare, il tutto intarsiato dalle geniali vignette di Altan. Cazzo volevo esserci anch’io!!! Al confine con la Slovenia, tra prati rasati e strade piene di buchi, tra cascate, faggi, cicale, locande improponibili e silenzi. Cazzo volevo esserci anch‘io!!! In Serbia e in Ungheria, tra case rurali, abbazie medievali, foreste di pioppi, rane, vecchie in nero, chioschi di frutta, cani e cavalli. Cazzo volevo esserci anch’io!!! Sotto la luna arancione, sotto il sole giallo come il colore della birra liberatoria alla fine di ogni tappa, tra le ragazze dalle gonne succinte, tra salite e discese. Cazzo volevo esserci anche io!!! Tra cimiteri turchi, chiese ortodosse, cieli pieni di rondini. Tra pioggia, fango e incontri impensabili sotto i minareti. Cazzo volevo esserci anche io a Istanbul!!! Fa venire voglia di viaggiare, di vivere, di memorizzare, di scrivere e di trasmettere, ma più di ogni altra cosa, fa morire d’invidia. 

Nessun commento:

Posta un commento