• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 10 luglio 2013

Il proiezionista

“Chi poco pensa, molto erra” Leonardo Da Vinci, Codice H, 1492-1516

Caldo e unidiccio pomeriggio di luglio. Silenzio assoluto, niente musica, niente telefono, niente tv, tutto spento, tranne la mia testa. Succede a tutti noi, a volte, di pensare troppo. Ieri è capitato a me. Lunghissime ore passate, sdraiato sul letto, a guardare il soffitto, come fosse lo schermo di un cinema che proietta il film che avresti sempre voluto vedere, ma non oggi cazzo, non oggi!!! Guardi scorrere i titoli iniziali, le tue idee prendono forma sulla parete che ti sovrasta. Le parole non servono, c’è solo il fluire della tua fottuta “ruminazione mentale”, una moltitudine di pensieri che penetravano ripetutamente nella testa contro ogni volontà. Non esiste telecomando, non si può spegnere, è una pellicola impazzita che non puoi combattere. L’hai voluto tu, sdraiandoti su quel letto, e ora ti tocca guardare stò cazzo di film. Poi improvvisamente un flash o una illuminazione. Lo sapevi sarebbe arrivata, accade sempre. Il film inizia a piacerti, la mente si rilassa, una piacevole sensazione di tranquillità ti avvolge e ti senti libero nonostante sia dentro quattro mura. La tua mente ha partorito qualcosa di geniale, peccato che una volta alzato da quel letto rimarrà solo un pensiero fluttuante. Titoli di coda. The end.

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