• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 18 marzo 2013

Una momentanea perdita di ragione

“All in all it’s just another brick in the wall. All in all it’s just another brick in the wall”
Pink Floyd, The wall, 1979

Era il lontano 1965, quando un ragazzo problematico della Londra underground col nome di Syd Barret, decide di unirsi a una piccola band emergente, i “The tea set”. Nessuno avrebbe mai sospettato che quel piccolo gruppo da li a poco sarebbe diventato uno dei maggiori esponenti della musica rock mondiale. Il nome venne cambiato quasi subito, visto che i “The tea set” esistevano già. Dai due nomi dei bluesman preferiti di Syd Barret (Pink Andersoon e Floyd Council), vennero fuori i “Pink Floyd”. Minchia a quel tempo non ero neanche nei pensieri dei miei genitori, ci vollero nove anni per vedere la luce, loro nel frattempo avevano già esplorato “il lato oscuro della luna”. L’incontro con i visionari del rock avvenne parecchi anni dopo, non ricordo esattamente il momento, son sicuro che me ne parlo per la prima volta un amico, a cui come sempre accade, ne aveva parlato un cugino più grande. Sempre la solita storia di “mio cugino, mio cugino”. L’interesse all’inizio fu abbastanza diffidente, la psichedelica alla scuola media non era nelle mie corde, arrivò poi insieme alle prime sbomballate. Senza più abbandonarmi. Vinili, musicassette e poi cd, iniziarono a invadere la mia camera, la diffidenza iniziale si trasformò in vero amore. La loro musica capace dei peggiori incubi o dell’estasi più affascinante è entrata in me e ora non ne posso fare a meno. La loro travolgente psichedelica naviga tra fiaba e allucinazione, tra realtà e sogno. I Pink Floyd mi accompagnano spesso e volentieri, il loro supporto è fondamentale per superare “il muro” delle giornate noiose, il loro “delicate sound” riempie i vuoti, i loro schizzati “animals” fanno sempre compagnia nei giorni solitari. Perdermi tra i meandri di queste sonorità e testi filosofici è magico, è una lenta seduzione ipnotica, una droga lenta che ti avvolge e ti fa stare bene, una “momentanea perdita di ragione”. Provare per credere.

1 commento:

  1. Non ne temo captcha!! Ticking away the moments that make up a dull day...

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