• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 10 ottobre 2012

Superclassico

Ore 10 e 30 un leggero languorino inizia ad avvertirsi nel mio stomaco, sarà forse colpa della colazione fatta solo di un semplice caffè? Provo a ignorare questa sensazione ma so che inevitabilmente aumenterà, fino a diventare una vera e propria fame. Devo assolutamente porvi rimedio. Ore 10 e 45 sono in fila dentro uno degli alimentari storici di Sassari pronto a ordinare. Il confortante commesso mi da il via. Pronunciando velocemente senza prendere fiato, come un tossico in astinenza, ordino: “un panino gorgonzola e mortadella, quella col pistacchio, non incartarlo lo mangio subito e dammi anche una coca-cola fresca”. AHHH!!! minchia che buono. Era da un pò di tempo che non lo facevo. Questa vecchia abitudine un periodo eseguita quotidianamente era leggermente scomparsa dalla mia routine giornaliera, e forse proprio per questo motivo il panino consumato voracemente mi sembrava squisito. Mi piace non solo perché è un superclassico, o perché è il totem della tribù di “quelli del panino di metà mattina”. Mi piace perché è buono, e scusate se è poco, ma anche appagante, gustoso, succulento, peccaminoso e chi più ne mangia più ne metta. Un panino gorgonzola e mortadella è passa la paura, a scuola o in ufficio, placca il languorino di metà mattina, e vaffanculo alle diete tutto bilancia e verdure bollite. A prescindere dai gusti personali, il rito di preparazione è sempre lo stesso: si spacca in due il panino, si spalma il gorgonzola sulla parte inferiore, ci si adagia la quantità opportuna di untuose fette di mortadella, si richiudono le due metà, ed il gioco è fatto. Un apostrofo rosa tra due fette di pane. E vissero tutti felici e contenti.

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