• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 9 maggio 2012

Sloncha

Il 3 maggio finalmente è arrivato. E’ stato uno tzunami improvviso e catastrofico, uno schiaffo ricevuto  da mike tyson, una pallonata sulla  schiena arrivata da roberto carlos,  una serie di emozioni e ricordi che in un attimo mi hanno invaso senza pietà. Ritornare ancora una volta a dublino è stato proprio cosi. Ci sono posti nel mondo a cui ognuno di noi è legato in qualche maniera, posti che si sente dentro, posti che porta nel cuore, posti che gli ricordano momenti più o meno belli, posti che gli hanno graffiato l’anima, non necessariamente della propria terra, posti lontani e remoti. Beh dublino e l’irlanda sono  posti che mi hanno stregato sin da subito. Ci ho vissuto e passato bei momenti, momenti che non torneranno più, ma ci sono ritornato e ne ho vissuto di nuovi, altrettanto irripetibili, e  sono sicuro che anche questa volta tornerò a casa con ricordi unici e speciali….. La prima pinta di guinness bevuta avidamente all’aeroporto e l’attraversare la città fino al b&b mi hanno trasmesso una forte energia (voglia di ubriacarmi), infatti dopo appena 3 minuti aver  depositato il bagaglio, insieme alla greffa siamo già al “the celt” per bere la migliore guinness della città. E’ ancora presto ma non ci frega niente, le pinte scorrono veloci una dietro l’altra e scendono che è un vero piacere, dopo un paio di ore siamo ancora la dentro e non c’è attimo di flessione. La guinness è il simbolo dell’intero paese, questo scuro e cremoso nettare d’ambrosia è unico al mondo ed è innegabile che una pinta bevuta in irlanda ha un gusto infinitamente migliore che se spillata in qualsiasi altra parte del mondo, quindi dobbiamo assolutamente sfruttare questa situazione. Si beve, si beve e si continua a bere, il ritmo è serrato e nessuno ha cedimenti. Siamo pronti per temple bar. Non starò a fare un inutile elenco dei pub dove siamo entrati o di quelli dove non ci hanno fatto entrare. Ma  cazzo se è stato bello. Dublino ha un aria speciale, affascinante, ti spinge anche se il tuo umore non è dei migliori, alla spensieratezza e al divertimento. Nella vita ci vogliono questi momenti, bisogna mollare la solita routine quotidiana, farsi a pezzi a dublino con un gruppo di amici è una cosa che aiuta a superare i periodi di merda che ognuno di noi attraversa. E’ servito veramente non ricordo un nostro viso triste o corrucciato, forse deforme ma certamente non triste. Poi non ricordo più molto, il resto del viaggio è stato: cori da stadio dentro i pub, pinte, cori da stadio passeggiando per temple bar, pinte, risate, pinte, sculacciate, pinte, montenegro, pinte, dirty sanchez,  pinte, musica folck,  pinte, manovre di jones, pinte, una boccetta magica, pinte, rodeo e pinte, uno che voleva dare una craniata, pinte, michael douglas di noi altri, qualche altra pinta, un dito sanguinante, ancora pinte e dopo altre pinte. Dovremo anche aver visto una chiesa, o era un pub, o entrambe le cose, boh!! Grazie a chi c’era e a chi ci ha dato dentro, ci vediamo al trigesimo…. Sloncha!!

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