Dopo la brutta caduta
da cavallo causata dal finale de “Il trono di Spade”, dovevo risalire subito in
sella. Non potevo lasciar passare troppo tempo, non potevo restare fermo ad
aspettare che quel finale potesse cancellarsi dalla mia mente. Bisognava fare
qualcosa. Una nuova serie? Eccola, l’ho registrata da un po’, ma non ho mai
avuto il tempo di poterla guardare. Le prime due stagioni, seppur non collegate
tra di loro (la continuità sta solo nel titolo), sono state fantastiche,
avvincenti e coinvolgenti. Si, ne ho anche già parlato in questo blog. Via si
parte con “True Detective 3”. 8 puntate; tre il sabato sera, due la mattina
successiva, con una bella tazza di caffè, e le ultime nell’ozioso pomeriggio domenicale.
Ahhhhhh!!! Era proprio quello che ci voleva. Soddisfatto. True Detective è
riuscita subito a immergermi all’interno della vicenda, a trattenermi attaccato
allo schermo, per poi fagocitarmi fuori in un finale davvero particolare. Una
storia di arida desolazione umana, nel quale è difficile trovare risposte. La misteriosa
scomparsa di due fratelli, due rancorosi e ossessionati detective affidati al
caso, tre epoche lontane che scandiscono la vicenda e quasi una decina di
possibili colpevoli. I personaggi si aggirano nella profonda America di un
Arkansas desolato e silenzioso in qui non esistono ne caos, ne vitalità. Una
selva oscura fatta di alberi secchi, strade deserte, città vuote, bar
illuminati da neon, fiumi di alcool e
strane bambole, un’ambientazione ispida e allo stesso tempo fragile. Tutto
sembra potersi rompere da un momento all’altro. Tutto gira intorno al mistero irrisolvibile
di un caso torbido e inquietante, il vero protagonista della serie. Tutto alla
fine arriva a una conclusione (tranquilli non spoilero). E ora? Mi sono riappacificato
con le serie, ma basta per un pò. E’ estate, c’è il sole, si esce volentieri. I
fiori, il sole, il mare, le birre gelate ecc.. ecc… Noooooooo ho una mare di
film da guardare!!! Ahahahahah!!!
- Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued
martedì 4 giugno 2019
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