“Conforme a chi? Conforme a cosa? Conforme a quale strana
cosa? Va maglio, va peggio non so dire non lo so. La prima volta fa sempre male.
La prima volta ti fa tremare. Sei tu sei tu chi può darti di più. Sei tu sei tu
chi può darti di più. La terza volta ti fa pensare. La quarta volta stai li a guardare …..”
Per me lo so. Sono
stato li a guardare. Il mio l’avevo fatto. Ancora una volta ero riuscito a
trasferire idee, percezioni e stati d’animo su una tela bianca. Il mio spleen
aveva avuto compimento e non mi restava altro che stare li a guardare. Niente
targhette col titolo, niente spiegazioni. Perché quella canzone? Perché quel
colore? Perché quella forma? Questo giro niente domande. Solo immagini. Solo l’impatto
visivo. Solo reazione e soggettività. L’arte è bella per questo, a nessuno
trasmette le stesse emozioni. Sono stato li a guardare ciò che accadeva. Non ne
avevo proprio voglia. Zero. Nulla. Nein. Non volevo neanche presentarmi. Ma
come sempre i commenti positivi, la musica, i complimenti, i sorrisi delle
ragazze, la birra, le cazzate degli amici, altra birra e un buon numero di gin
tonics hanno trasformato l’apatia iniziale in un gran bel vernissage. Grazie. E’
finita. Dopo due settimane di splendida accoglienza, le bolle abbandonano le
verdi pareti del “The Room”. I Dipintus sbaraccano, si separano e prendono
strade diverse. Qualcuno rimarrà in città mentre altri affronteranno viaggi più
o meno lunghi. Alghero, Stintino e Milano le destinazioni dove prenderanno
residenza. Bon voyage!!!
“….. in un eterno presente che capire non sai, l’ultima volta
non arriva mai. L’ultima volta non arriva mai in questo eterno presente che
capire non sai. Sei tu, sei tu, sei tu chi può darti di più”
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