• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

martedì 11 febbraio 2014

Life on Mars

David Robert Jones nasce a Brixton (south London) l’8 gennaio del 1947. All’età di undici anni inizia a frequentare la Bromley Technical High School, dove durante una lite per difendere una ragazza si becca un bel cazzotto su un occhio, da quel momento la sua pupilla rimarrà per sempre dilatata. Donandogli l’unicità e il fascino di due occhi di diverso colore. I primi approcci con la musica avvengono, prima tra le quattro mura domestiche, ascoltando la collezione di vinili del padre, e successivamente nei jazz club londinesi. Fonda il suo primo gruppo “The Konrads”nel 1962. Una band poco nota, come le altre che seguiranno, dove ancora è impossibile presagire quello che sarebbe diventato in futuro. La strada del successo è ancora lontana. Nel frattempo inizia a frequentare i corsi di recitazione del mimo britannico Lindsey Kemp, dove vien fuori la straordinaria capacità di usare la sua persona come componente emotiva. Inizia a chiamarsi David Bowie in onore del dell’eroe di Alamo Jim Bowie e del suo celebre coltello “bowie”. Parte così, nel 1964, la carriera da solista. Nonostante ottime idee, brani veloci e grintosi il successo stenta ad arrivare. Gli ci vogliono ben 5 anni per piazzare la sua prima hit. In occasione dello sbarco sulla luna, nel 1969, la BBC decide di registrare una versione della sua “Space Oddity” e usarla come leitmotiv dell’evento. Anche se in ritardo il mondo si accorge di lui. E qui inizia il bello. Ricrea se stesso elevando la sua visione artistica, portando alla luce il suo alter ego “Ziggy Stardust”. Un cazzo di personaggio cosmico e camaleontico. Al di sopra di tutto. Un personaggio talmente ingombrante che Bowie stesso ammette che la sua stessa personalità ne risentì, iniziando a dubitare della propria sanità mentale. Dubito che fosse colpa di Ziggy, il problema è che in quel periodo il buon David si faceva di cocaina dalla mattina alla sera. Eh eh eh!!! Ecco perché durante un concerto ne annuncia la prematura scomparsa. Nel successivo periodo musicale il “Duca Bianco” si trasferisce negli stati uniti, dove sposa il soul, il funk e il plastic soul, ma soprattutto ancora tanta, ma tanta, ma tanta neve!!! Così nel 1976, con l’idea di ripulirsi, insieme all’amico Iggy Pop, si trasferisce a Berlino. Ora io non voglio insinuare niente, ma Berlino in quegli anni era la capitale europea dell’eroina. David ma a chi vuoi darla a bere? Comunque in quella città desolante, povera e fredda, evidentemente c’era roba buona. Il periodo berlinese non ha rivali, la produzione musicale è sorprendente. Gli album, che prendono il nome di “trilogia berlinese”, sono senza ombra di dubbio i migliori di sempre. Carichi di disperazione, vitalità e pericolosa decadenza edonistica. Nei terribili anni 80’ abbiamo un Bowie meno creativo e più commerciale. Si dice che abbia smesso di farsi, oppure ha bisogno di soldi per farsi ancora. Boh!!! Comunque passano. Fino alla scoperta dell’elettronica degli anni 90’ caratterizzata da grandi vendite e da qualche bella canzone. Convincente ma non travolgente. Niente di più. Dal 2004 più niente, ormai si pensava al ritiro. Invece nel marzo 2013 spunta fuori un album che ha fatto tremare l’industria musicale. Bowie è tornato. Originale, unico, teatrale, drammatico, variopinto, affascinante, imprevedibile e ispiratore. Questo e molto altro è David Bowie, uno dei miei cantanti preferiti.


Discografia in studio
·       1967 – David Bowie
·       1969 – Space Oddity
·       1970 – The man who sold the World
·       1971 – Hunky Dory
·       1972 – The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars
·       1973 – Aladdin Sane
·       1973 – Pin ups
·       1974 – Diamond dogs
·       1975 – Young Americans
·       1976 – Station to station
·       1977 – Low
·       1977 – Heroes
·       1979 – Lodger
·       1980 – Scary monsters (and super creeps)
·       1983 – Let’s dance
·       1984 – Tonight
·       1986 – Labyrinth
·       1987 – Never let me down
·       1993 – Back the white noise
·       1993 – The Buddha of Suburbia
·       1995 – 1 outside
·       1997 – Earthing
·       1999 – Hours….
·       2002 – Heathen
·       2003 – Reality
·       2013 – The next day

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