• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

martedì 4 giugno 2013

Ciaccuttèndi pà Sassari

Scarpe comode, buon passo e macchina fotografica. Pronti via. Non c’è niente di più bello che uscire di buon ora e passeggiare per le vie di Sassari. Durante questo lungo inverno uggioso spesso ho pensato di farlo, ma clima avverso e attacchi di vera e propria “mandronia” me lo hanno sempre impedito. Fino a questa mattina quando senza pensarci su sono uscito per qualche ora di cazzeggio bello e buono. Dopo la colazione consumata assolutamente al bar, sono partito verso il centro in compagnia solo dei miei pensieri e della reflex. Quant’è bello passeggiare per la città? Girare per le vie di Sassari è sempre una avventura, lo spirito paripatetico ti spinge a soffermarti su particolari di solito trascurati, affrontando diversi itinerari e nuovi percorsi, all’insegna della libertà. Camminando, la città mi appare diversa da quando mi capita di attraversarla in motorino. Camminare è una piccola esperienza aperta al nuovo e all’imprevisto. Si possono scoprire angoli della città poco conosciuti, ci si può fermare con calma ad ammirare un palazzo mai osservato con attenzione oppure assaporare l’atmosfera di una vecchia via o lo spettacolo della diversità delle persone. Passeggiare stimola la produzione di idee e la riflessione, il flusso dei miei pensieri durante quei passi è florido e travolgente. Una rilassante camminata, qualche bello scatto, un energico panino con mortadella, la birretta in office e la ricetta per una perfetta mattinata di cazzeggio è completa.


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