• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

domenica 1 aprile 2012

La palla non è solo un pezzo di gomma: dentro ha un’anima

Ogni partita è una prima volta, l’importante è ricominciare. Come sempre è iniziato tutto per caso, è bastata una telefonata ed un passaparola, io ci sono, viene anche micheal con lebron, io porto larry e kobe, poi viene Julius con suo fratello charles, (ovviamente per rispettare la privacy sto usando nomi di fantasia) e in 10 minuti il “dream team” era formato, ci vediamo domani al campo. Scarpette, pantaloncini, maglietta della festa della birra (quella è obbligatoria per dimostrare il tuo background) e cosi anche quest’anno con l’arrivo della primavera abbiamo ripreso le partitelle di basket. Ci volevano proprio a volte le valvole di sfogo servono ad andare avanti e il basket con gli amici è una di quelle. Sul playground giocano tutti non si fa distinzione, non importa il nome, la statura o l’età, la differenza la fai tu, i tuoi movimenti e la tua mano. Il basket è democrazia pura, dove il più piccolo dei playmaker può far sfigurare il più alto e grosso dei pivot. In campo hai solamente due strumenti, il corpo e la mente, dove non arriva uno ci pensa l’altro. Il basket è stile e sostanza. Il motto dei boston celtic è sempre stato “Nothing is impossibile” e vi assicuro che ogni volta che fai ciuff ti sei il più grande di tutti i tempi, anche se sei a malapena un metro e settanta. Poi piazzi un blocco ad uno due volte più grosso di te, gli prendi un rimbalzo in testa, fai un dai e vai col compagno che: “ah se avessi ancora ventanni”.  Insomma, quei piccoli momenti di basket ti aiutano a staccare la testa dai pensieri della settimana. Qualche amico, un pallone e ci si diverte. E' sempre stato così. Per me questa giornata è stata speciale. Perchè ancora una volta il basket è riuscito a rendermi felice. Perchè questo stupido sport, odiato da molti e amato da tantissimi altri, ha dimostrato che la felicità si nasconde dietro il semplice. Quattro tiri a canestro, non serve altro.

"It is the little details that make thinks work":
"Le piccole cose fanno andare tutto a posto".

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