• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

martedì 21 febbraio 2012

Dipingere mi fa sentire vivo

“Donde i filosofi sono in qualche modo pittori e poeti; i poeti sono pittori e filosofi; i pittori sono filosofi e poeti. Donde i veri poeti, i veri pittori e i veri filosofi si prediligono l’un l’altro e si ammirano vicendevolmente.” Giordano Bruno, Explicatio triginta sigillorum (op.lat., II [II], p. 133).

Disegno e pittura mi hanno sempre accompagnato dall’infanzia dandomi piacere, soddisfazione e fiducia. Per me dipingere è una cosa naturale, come è naturale scegliere cosa dipingere e come realizzarlo. Dipingo perchè mi piace, perchè è una sfida nel tramutare quello che immagino in qualcosa di reale, nel superare le difficoltà tecniche per arrivare al risultato che ho in mente. Per necessità interiore, perchè l'anima preme a farlo, perchè non potrebbe essere altrimenti, perchè qualcosa lo detta, perchè non ci basta ammirare le opere altrui, perchè pensiamo di aver qualcosa da dire che non sia stato detto, per condividere, per diletto, per ribellione. Perchè ci sono energie che possono essere contenute solo incanalandole nell'arte e stati d'animo da sublimare solo in questo modo. E’ una questione di accordo tra cervello e mani. È una lotta, da un lato la tela, i colori, i penelli, dall'altro lato ci sono io. A volte vinco pure (giudicate voi). Ma la cosa più importante e che mi fa sentire vivo.


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