[…..] Nuove prospettive, nuove visioni e nuove idee. Perché leggere in fin dei conti e come viaggiare. I libri ti portano in mondi nuovi ti fanno incontrare persone interessanti e vecchi amici (come nel mio caso). Ho navigato col pirata Long John Silver grazie alla sua fantastica (è proprio il caso di dirlo) autobiografia scritta dai Bjorn Larsson (ve ne parlerò sicuramente) … […..] Eccomi. Può una storia di pirati tenere col fiato sospeso un cinquantenne? Certo che si!!! E’ quello che è capitato a me, questo agosto. Ritrovarmi adulto a leggere una storia fantastica, come un adolescente, è stato un piacevole rifugio dalla realtà. Tesori, taverne fumose, porti affollati, vascelli, cattivi capitani, arrembaggi, battaglie epiche e pericolose tempeste, mi hanno trasportato in giro per mari. Merito di Long John Silver che in prima persona ha raccontato tutto ciò in una splendida autobiografia. Mmmhhh!!! Un momento, John Silver non è mai esistito veramente. E’ Stevenson che l’ha creato nel suo romanzo “L’isola del tesoro”, per poi farlo sparire nel nulla. Come ha fatto a riapparire vivo, vecchio e ricco in Madagascar? Questa resurrezione la dobbiamo a Bjorn Larsson (di cui vi ho già parlato per altri libri) che, come un pugno nello stomaco a sorpresa, mi ha trasportato nel crudo realismo della vita piratesca, lontano dalle fiabe per ragazzi. Se state cercando un libro di avventura per adulti, questo è il vostro. Il racconto di una vita mai esistita con riferimanti storico culturali reali. Tutto si intreccia magnificamente tra romanzo e realtà. Una vera ricostruzione fedele sulle impiccagioni, lo schiavismo, il contrabbando, la condiscendenza dalla marina inglese e il suo successivo accanimento, la guerra con la Spagna ecc… ecc… Un bellissimo romanzo storico che offre una prospettiva unica e coinvolgente sulla società inglese del XVIII secolo. Che personaggio questo Long John Silver, che carattere a tratti talmente reale che scordavo il fatto che non fosse mai esistito. Merito di Larsson che ha reso le avventure, del pirata senza una gamba, veramente credibili, grazie a una scrittura fluida e appassionata. Pagine che si leggono velocemente. Che attraggono il lettore come una calamita, per ore, senza mai provare noia. Pronti a salpare per mare? “Chi avrebbe potuto credere che sarebbe finita così? L’avventurosa e veritiera storia di John Long Silver, detto Barbeque dai suoi amici, se mai ne ha avuti, e dai suoi nemici, che invece erano di sicuro tanti. Basta con le buffonate e le invenzioni. Basta con i bluff e le sparate. Scopriamo le carte (…..) Solo la verità , da cima a fondo, senza trucchi ne secondi fini”
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
sabato 27 settembre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Leggere
mercoledì 24 settembre 2025
sabato 20 settembre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Cucinare
[…..] Ci sono state altre piccole
cose. Per occupare la mente ho spadellato tanto. Nuove ricette, nuovi
ingredienti e vecchi classici. Tirare fuori un buon piatto è un piccolo
processo creativo, rilassante e gratificante. Un ottimo modo per distrarre la mente
[…..] Questo passava il convento quel giorno. Un’ombrina di un kg. e qualcosa.
Che cosa fare? Ho tagliato la testa e la coda e li ho messi nel freezer per
fare un fumetto o una zuppetta all’occorrenza. Il resto l’ho sbattuto in forno
per una mezzoretta scarsa. Una volta cotto l’ho fatto raffreddare e con
pazienza (non avevo niente da fare) l’ho spolpatto per bene eliminando con cura
lisca ed eventuali spine. In una padella ho soffritto aglio, peperoncino e
proprio un’idea di pomodorini tagliati a tocchetti. Ho aggiunto la polpa
dell’ombrina spezzettandola con un mestolo di legno. Dopo 5 minuti ho spento il
fornello. Una volta pronto il ragù ho cotto degli spaghettoni e li ho tuffati
dentro la padella, aggiunta di prezzemolo tritato finissimo e granella di taralli.
Voilà.
Ombrina: s.f.





