“tre film al giorno, tre libri alla
settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità …” così diceva Francois Truffaut,
desideroso di immergersi continuamente in queste forme d’arte. Impossibile da
realizzarsi, nonostante in questi giorni sia ancora convalescente e viva
praticamente in simbiosi con il divano e numerosi cuscini, a cui ho dato
persino un nome. Ahahahahah!!! Leggendo poco per via delle vertigini, mi sono
buttato sul cinema. Un film al giorno, rigorosamente italiano (mi ha preso
così). Espio le mie colpe sdraiato. Avendo un po’ trascurato il genere
(rimpinzandomi di serie tv straniere), vittima di pregiudizi causati da una
serie incredibile di pseudo-film discutibili (più che altro commedie),
scarsamente memorabili, per niente originali e poco meritevoli di giudizi. Il
cinema italiano non lo merita. Perchè esite una nuova generazione che lavora
per trasformare quei pigri pregiudizi. Ho riscoperto un cinema contemporaneo,
con un linguaggio attuale, sociale e sub-culturale. Rinnovato, trasformato, aperto
a nuove tecniche e sperimentazioni. Sono
stato un vero cretino nel trascurarlo. Una rivalsa patriotica. Un film ogni
sera; verso le 22, quando il caldo molla la sua presa malefica e un leggero
rivolo d’aria “dona a noi la pace”
(cit.). Un film al giorno (qualche volta due) per tenermi compagnia, per
rigenerarmi e approfondire la conoscenza di questa “nouvelle vague d’autore
italiana “. Hikikomori per necessità. Cinefilo, da divano, per esigenza. Visti
per la prima volta, o riguardati volentieri, chi più e chi meno mi sono
piaciuti tutti. Una vasta gamma di emozioni. Ansia, gioia, tristezza, rabbia,
eccitazione, pace e tranquillità. Storie realistiche o fantastiche, che mi
hanno fatto pensare, riflettere, capire il contesto storico e determinati
valori. Ispirato sicuramente e voglioso di continuare questa mia “personale rassegna cinematografica”. E
come dicevano un tempo, le signorine buonasera: “Buona visione a tutti e
portatemi subito una birra gelida. Porcaaaaa puttanaaaaa!!!”
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
domenica 6 luglio 2025
Un film al giorno leva il medico di torno
Palazzina Laf:
di Michele Riondino, del 2023 (99
min)
L’incredibile storia de l’isola delle
Rose: di Sydney Sibilia, del 2020 (117 min.)
L’ultima notte di Amore: di Andrea Di Stefano, del 2023 (124
min.)
Adagio: di Stefano Solimma, del 2023 (127
min.)
Favolacce:
di Damiano e Fabio D’Innocenzo, del 2020 (98 min.)
Siccità: di Paolo Virzi, del 2022 (124 min.)
La scuola cattolica: di Stefano Mordini, del 2021 (106
min.)
Amnèsia: di Gabriele Salvatores, del 2002
(110 min.)
Volevo nascondermi: di Giorgio Diritti, del 2020 (120
min.)
Il traditore: di Marco Bellocchio, del 2019 (148
min.)
Dogman: di Matteo Garrone, del 2018 (102
min.)
Lo spietato: di Renato Di Maria, del 2019 (111
min.)
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