• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 2 maggio 2016

Playoffs - Ottavi di finale

GARA 1
Terzo posto in classifica. Ottenuto con sudore, fatica, difficoltà e tanti sacrifici. Record di 12 vittorie e solamente 3 sconfitte. Questi sono i numeri della regular season degli Impiccababbu. Questo è il meritato risultato che anche quest’anno ci ha portato ai playoffs.  La scalata verso la vetta del campionato UISP, parte dagli ottavi di finale. Si gioca al meglio delle tre partite, avversari di questo insidioso primo turno la Gabetti Alghero. Squadra di pari livello, essendosi anche lei classificata terza nel proprio girone. Avendo il vantaggio campo, gara uno si gioca da noi. Palla a due. Le fasi iniziali, e non potrebbero che essere tali, sono di studio. Noi non conosciamo loro, loro non conoscono noi. La fase di attenzione dura per tutto il primo quarto. Canestro noi, canestro loro e viceversa. Nessuno vuole scoprire le carte. Dopo i primi dieci minuti siamo ancora li a guardarci in faccia. 13 a 11 per noi. Il secondo periodo è una fotocopia del primo, nessuno vuole mostrarsi come realmente è, e anche se c’è qualche piccolo parziale, la squadra sotto riesce sempre a ricucire il gap. E’ evidente una cosa, noi non stiamo per niente giocando bene. Anche se siamo ordinati e diligenti in attacco, manca qualcosa. Manca quella insana cattiveria che ci caratterizza, quella energia che ci ha portato a sette vittorie di fila; per dirla alla sudamericana manca la “garra”. Andiamo all’intervallo in parità a quota 28. Nel terzo quarto continuiamo a dare segni di apatia generale. La partita non è bellissima, si segna poco da ambo i lati del campo. Le difese hanno la meglio sugli attacchi. E’ l’ennesimo periodo di studio. Ormai si è capito ci giocheremo tutto negli ultimi dieci minuti; che partono vederci in svantaggio di due lunghezze. 38 a 36. Più determinati gli avversari riescono a piazzare un piccolo break a inizio quarto. Noi ci siamo ancora, mentalmente siamo pronti a giocarcela, mentalmente siamo lì. Purtroppo mancano le gambe. Un nostro piccolo calo fisico pregiudica il potenziale recupero. Gli avversari più atletici e veloci ne approfittano sapientemente, mettendo un buon cuscinetto di punti tra le squadre. Pur lottando fino all’ultimo pallone non riusciamo a recuperare. Impiccababbu 45 Gabetti Alghero 55. Perso!!! Ci poteva stare e lo sapevamo. Non abbiamo giocato male, è mancato un po’ di pepe. Niente è perduto. Le sconfitte insegnano sempre qualcosa. Ora siamo feriti e incazzati e come ben sappiamo in questi casi diamo il meglio di noi. A testa alta ad Alghero per gara due. Forza IMPICCABABBU!!!

#iocicredo.

GARA 2
La seconda partita di questa serie iniziale di playoffs, si gioca esattamente sei giorni dopo. Giusto il tempo di ripassare mentalmente l’andata e trovare qualche piccola soluzione a ciò che non è andato nel primo match. Sappiamo bene che sarà una partita dura e difficile. Gli avversari sono tosti e non vorranno certo rischiare di portare la serie alla bella. I primi minuti di gioco confermano le aspettative. Entrambe le squadre partono in maniera energica. Si combatte punto a punto, ma nessuno riesce a mettere qualche parziale significativo. Canestro contro canestro e si va al primo intervallo sotto di due, 15 a 13; con un piccolo presentimento. Oltre alla Gabetti e i suoi tifosi, oggi, c’è un altro terribile avversario, l’arbitro. Ma come dicevo è solo un piccolo presentimento. Il secondo quarto si apre nella stessa maniera del primo. Squadre toniche e decise nel non concedere nulla all’avversario. La partita è maschia, ma sempre nel limite della grande sportività. Il quarto lo vinciamo di due punti, si va quindi all’intervallo 24 pari. Intanto nella testa, quel piccolo presentimento inizia a diventare qualcosa di più. Anche la terza frazione, così come le precedenti è battagliera. Questo è il quarto che potrebbe essere decisivo, ma così non è. Entrambe le squadre ribattono ai canestri degli avversari. Il distacco resta sempre minimo, nessuno da la spallata necessaria per una piccola fuga. Se prima dell’ultimo quarto il risultato è ancora incerto 36 a 37 (+1 per noi), arriva finalmente la certezza che ronzava nell’aria. L’arbitro ci fischia contro!!! Per cui sei contro cinque ci apprestiamo a giocare gli ultimi dieci minuti più importanti della stagione. E’ ancora battaglia, è ancora guerra. Dopo i primi minuti in sostanziale parità, i nostri avversari, complice poca lucidità da parte nostra, riescono a prendere qualche punto di vantaggio. Noi stringiamo i denti, mettendo in campo la nostra dote migliore, il cuore. Riusciamo a riportarci sotto con una bomba. -1 a una manciata di secondi, col vento in poppa per il generoso recupero. E qui viene il bello. Quello che era stato solo un presentimento, poi tramutato in sospetto, ora è certezza. Il metodo sistematico delle piccole decisioni indirizzate tutte da una parte ha la sua degna conclusione. Infrazioni di passi a catinelle e fallo antisportivo. Gabetti Alghero 53 Impiccababbu 48. Merda!!! Stagione finita!!! Bravi Impiccababbu!!! Clap clap clap!!!. Due match duri, ma sempre corretti e leali, giocati con cuore, determinazione e grande spirito di sacrificio.  Resta un po’ di amaro in bocca e la convinzione che il turno si poteva passare. Rompiamo le righe, vaffanculo a  tutti e un vaffanculo speciale a l’a…..o!!! Forza IMPICCABABBU!!! 

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