Finalmente playoff. Si
parte dai quarti di finale. Si gioca al meglio delle tre partite. Avversari
Gabetti Alghero. Gara uno allo scientifico, tra le mura amiche, su un campo
diventato ormai una sicura roccaforte, un luogo dove vince la legge degli
Impiccababbu (questo fa molto Trono di Spade, la smetto di romanzare,
ahahahahahah!!!). Si inizia. Il primo quarto di questa nuova avventura non è
certo di quelli da incorniciare. Soffriamo molto. La circolazione di palla non
è buona, troppo lenta e prevedibile e anche la difesa a zona non ha la solita
reattività. Risultato dopo i primi dieci minuti di partita 14 a 7 per la
boghamarì. Anche l’inizio del secondo quarto non è a nostro favore. Prendiamo
subito qualche canestro andando in doppia cifra di svantaggio. E poi? Passiamo
a uomo, le maglie si stringono, seguire il proprio avversario alitandogli sul
collo ci da ritmo. I palloni recuperati si trasformano in canestri sul
ribaltamento offensivo. Rientriamo in partita alla grande. Recuperiamo,
mettiamo la freccia e all’intervallo siamo a +6. 29 a 23. Nel terzo quarto
diamo continuità al nostro gioco; una buona difesa si alterna a scelte
offensive ragionate. Senza fretta e con una buona circolazione aspettiamo il
momento giusto per colpire i nostri avversari. Il vantaggio aumenta. 52 a 41.
Gli ultimi dieci minuti di partita sono immaginabili. I nostri avversari
aumentano la pressione, pronti a cogliere qualche nostra piccola disattenzione.
Ci mettono in difficoltà giusto un paio di volte, poca roba, buchiamo
ripetutamente la loro scordinata pressione andando a realizzare facili
canestri. Dopo i primi quaranta minuti di questa sfida, Impiccababbu 68 Gabetti
Alghero 55. Ottima partenza e grande spirito di squadra. Solo cosi
possiamo andare avanti. 1 a 0, vantaggio e morale dalla nostra. Giovedi si va
ad Alghero per gara due. Forza IMPICCABABBU.
Porca di quella bip
bip di bip della mamma bip della boghamarì!!! Che gran bip di bip!!! E ancora
bip bip bip bip bip!!! Come avrete intuito non è andata bene. Per niente. Gabetti Alghero 62 Impiccababbu 50. La seconda
sfida dei quarti di playoff si chiude con una sconfitta, che lascia tanto amaro
in bocca, molte recriminazioni e un assoluto senso di fastidio. Non abbiamo
giocato bene. Non siamo quasi mai stati in partita. Non ci abbiamo messo la
cattiveria e la “garra” necessari per chiudere subito il discorso qualificazione
al turno successivo. Fin dalla palla a due abbiamo giocato con poca intensità a
differenza dei nostri avversari più concentrati e determinati. Gia dopo i primi
dieci minuti eravamo sotto di cinque punti. 18 a 13. L’andamento del primo
quarto si è riflettuto speculare per tutto il resto della partita. Avversari
energici e pieni di energia e noi a vivacchiare grazie a un gioco poco dinamico
e troppo prevedibile. Loro avanti e noi ad inseguire. All’intervallo il
tabellone recitava 29 a 22. Ci abbiamo provato nel terzo quarto, piazzando
l’unica vera fiammata della serata. Siamo andati a meno uno, ma un fallo in
attacco, una bomba, un altro canestro e due facili conclusioni concesse per
nostra disattenzione ci hanno immediatamente condannato ad un nuovo distacco in
doppia cifra, chiudendo cosi anche il terzo quarto sotto 41 a 31. Ci abbiamo
provato anche nell’ultimo periodo, ma sempre in maniera poco ordinata. Siamo
andati nuovamente a una manciata di canestri di differenza, ma la poca
lucidità, la drammatica situazione falli e un paio di canestri spezza morale ci
hanno condannato alla sconfitta. Cazzo che futta!!! Si va a gara 3. Non vorrei
essere nei panni degli echinoidei (volgarmente detti ricci di mare) perché ogni
volta in cui abbiamo sbattuto contro un muro, la volta successiva lo abbiamo
buttato giu. VAMOS A GANAR IMPICCABABBU!!!
Per presentarvi la
ricetta di oggi, siamo dovuti andare per scogli, dove si trova una specie
marina dall’aspetto curioso, molto apprezzata e prelibata; il riccio di mare. Dopo
esserci tuffati siamo riemersi con dei fantastici frutti di mare, pronti per
preparare un primo piatto semplice e classico, ma allo stesso tempo saporito e
accattivante. Le linguine ai ricci di mare. Una ricetta facile e veloce,
quaranta minuti esatti. Iniziamo. Prendete una padella bella ampia. Versateci
dell’olio e scaldatelo facendo insaporire al suo interno del peperoncino e uno
spicchio d’aglio. Toglietelo quando sarà dorato. Arrivati a questo punto
esistono due scuole di pensiero. Alcuni aggiungono dei pomodorini e altri no.
Questo giro, noi, avevamo in dispensa 12 pomodorini belli “rossi e maturi”; li
abbiamo presi, spellati privati dei semi e tagliati grossolanamente (i veri
chef direbbero fatti a bronuise, ahahahahah!!!) e fatti cuocere per una
quindicina di minuti con un mestolo di acqua di cottura della pasta. Nel
frattempo abbiamo aperto i ricci con delicatezza (erano ancora vivi),
dividendoli a metà. Con un cucchiaio abbiamo estratto la polpa e le uova
raccogliendo il tutto in una ciotola. A questo punto scolate le linguine al dente.
Adagiate nella padella della salsa aggiungendo il prodotto estratto dai ricci,
facendole saltare giusto qualche secondo (se necessario aggiungete un cucchiaio
di acqua di cottura della pasta). Ora non vi resta che impiattare e servire le vostre
linguine alla Boghamarì con pomodorini “rossi”. Buon appetito. Ahhhhhh!!! Quasi
dimenticavo: Impiccababbu 65 Gabetti Alghero 55. Siamo in
semifinale. Forza Impiccababbu!!!
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