La cosa sta diventando
tremendamente preoccupante. Lentamente, pian piano, ogni giorno un po’ di più
rispetto al giorno prima e meno del giorno successivo. Una escalation costante
nel tempo, che pensavo mi colpisse più avanti. Prima era solo un leggero fastidio,
una cosa da poco, che passava in tempi brevi. Ora è sempre peggio. Il fastidio
è diventato nervosismo. Il nervosismo è diventato odio. L’odio è diventato
misantropia. Non vi preoccupate non è grave, è semplicemente disprezzo o
mancanza di fiducia nel genere umano. Sono stato colpito da una sorta di
isolamento morale, antisociale e sociopatico verso l’umanità; o almeno verso
una grossa parte di esso. Sto diventando un acido del cazzo (qualcuno mi ha
fatto notare che comunque lo ero già prima). Non mi vergogno, penso che l’odio
verso il prossimo sia un sentimento ingiustamente sottovalutato. L’odio è uno
stile di vita che va apprezzato. Attenzione non fraintendetemi, non parlo di
violenza, il mio è un odio più sottile. Parlo di quell’odio misantropo, una
specie di caustico connubio tra repulsione e schifo, verso alcuni atteggiamenti
umani. E’ un odio verso la mediocrità che ci circonda, verso la becera idiozia
e spesso verso la cieca ignoranza. E’ un odio verso chi sguazza in questa
fanghiglia e verso chi ne fa parte, senza cercare una via d’uscita. E’ un odio
verso l’imbarazzante piccolezza degli esseri umani. E’ una scossa elettrica che
mi colpisce ogni volta che sento o vedo determinate cose. Una pura volontà
istintiva, irrazionale e vitale (la cosa in sé) come diceva Schopenhauer. Odio
i fascisti, i razzisti, i politici e gli ignoranti. Odio chi ascolta certa
musica, chi guarda certi programmi, chi legge certi libri. Odio la chiesa, le
religioni, il fanatismo dei fedeli. Odio le multinazionali, la moda e tutte le
pubblicità, ma soprattutto quelle dove sorridono al mattino. Odio chi dice
certe cose (discorso troppo lungo, ci vorrebbe una lista a parte), chi mette la
macchina in doppia fila e chi nei parcheggi riservati agli handicappati, chi fa
il furbo mentre è in coda, chi non rispetta le regole e gli altri, chi fa lo
stupido senza esserlo, chi fa il saccente senza conoscere. Odio chi si
approfitta sempre di qualcosa o qualcuno, chi fa rumore, chi da fastidio, chi
fa del male. Odio un sacco di persone e con molta probabilità odio anche me
stesso. Perché? Sono cazzi miei. Spesso però preferisco stare in casa a
guardare un film, leggere un libro, dipingere o semplicemente ascoltare un
vinile. Non prendetemi per associale (anche se un pò lo sono) questo è il mio
modo di essere, questo è il mio pensiero. Questo mi serve per andare avanti.
Potrei sembrare arrogante, e forse lo sono, ma non mi andate tutti a genio, lo
sapete. Decido io chi volere intorno a me. E’ vero sono un misantropo, ma ho
anche molti difetti.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 6 giugno 2019
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