di Fabrizio De Andrè
da “Storia di un impiegato”, 1973
Anche se il nostro
maggio
ha fatto a meno del
vostro coraggio
se la paura di
guardare
vi ha fatto chinare il
mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi
credete assolti
siete lo stesso
coinvolti.
E se vi siete detti
che non sta succedendo
niente,
le fabbriche
riapriranno
arresteranno qualche
studente
convinti che fosse un
gioco
a cui avremmo giocato
poco
provate pure a
credervi assolti
siete lo stesso
coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul
nostro muso
la notte che le
pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buona
fede
massacrare sui
marciapiede
anche se ora ve ne
fregate,
voi quella note voi c’eravate.
E se nei vostri
quartieri
tutto è rimasto come
ieri,
senza le barricate
senza fucili, senza
granate,
se avete preso per
buone
le “verità” della
televisione
anche se allora vi
siete assolti
siete lo stesso
coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come
prima
perché avete votato
ancora
la sicurezza, la
disciplina
convinti di
allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle
vostre porte
e grideremo ancora più
forte
per quanto voi vi
crediate assolti
siete per sempre
coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti,
siete per sempre coinvolti.
per quanto voi vi crediate assolti,
siete per sempre coinvolti.
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