Russeglia 59 Impiccababbu 49.
Finisce cosi. La capolista, imbattuta sul campo, batte la terza in classifica con dieci punti
di scarto. Lo dicevano i pronostici e le agenzie di scommesse. Tutto previsto…..
o quasi. Perché i ragazzacci in verde, tra infortuni, defezioni, acciacchi e
scarsi nel numero hanno venduto carissima la pelle. Sfoggiando una prestazione
convincente, appassionata e corale, mettendo in luce il carattere deciso troppe
volte offuscato da nervosismi e poca concentrazione. Il primo quarto non parte
bene per gli Impiccababbu, un leggero timore e le marce basse inserite e subito
si va sotto nel punteggio. Gli avversari sono diligenti e ordinati, noi teniamo
in difesa sbagliando un pò troppo in attacco. Finisce 15 a 10. Niente è
compromesso, ma anche nel secondo quarto la musica non cambia. Si fa veramente
fatica per arrivare al ferro. La difesa avversaria tiene bene colpendo poi sul
lato opposto del campo. Allungano. All’intervallo la situazione è drammatica 37
a 19. Meno 18 e ancora due quarti da giocare. Durante la pausa la scintilla.
Ormai la partita è persa. Sto cazzo!!! Sto gran cazzo!!! Giochiamo liberi mentalmente,
leggeri. La palla viaggia che è una meraviglia. Le difese son catene e l’attacco
segna reti a volontà (cit: Trio Latte Dolce). Guadagniamo fiducia, campo e
punti, dimostrando un gran cuore. Loro ne fanno solo 9, noi 17. 46 a 36, -10. E
ora? E ora tentiamo di vincere. L’ultimo quarto è faticosissimo, prendiamo
subito due brutte sberle. Barcolliamo un attimo ma non molliamo. Riusciamo a
riportarci sotto la doppia cifra di svantaggio e palla in mano per il meno
cinque….. il finale lo conosciamo, stanchi e doloranti, concediamo la partita agli
avversari. Grandi Impiccababbu, abbiamo trasformato una sicura sconfitta in una
prova d’orgoglio. Imparare a lottare, sacrificarsi e giocare un certo tipo di match
può solo servirci. Ancora due partite, ancora 80 minuti di dura battaglia. DAJE
RAGAZZACCI!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 19 aprile 2018
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