di Charles Bukowsky, tratto da “The
last night of the earth poems” 1992
nel mio cuore c’è un uccello
azzurro
che vuole uscire
ma con lui sono
inflessibile,
gli dico: rimani
dentro, non voglio che
nessuno ti
veda.
nel mio cuore c’è un uccello
azzurro
che vuole uscire
ma gli verso addosso
whisky e aspiro
il fumo delle
sigarette
e le puttane e i
baristi
e i commessi del
droghiere
non sanno che
li dentro
c’è lui.
nel mio cuore c’è un uccello
azzurro
che vuole uscire
ma con lui sono
inflessibile,
gli dico:
rimani giù, mi vuoi
fare andar fuori
di testa?
Vuoi mandare all’aria
tutto il mio
lavoro?
Vuoi far saltare le vendite
dei miei libri in
Europa?
nel mio cuore c’è un uccello
azzurro
che vuole uscire
ma io son troppo
furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche
volta
quando dormono tutti.
gli dico: lo so che ci
sei,
non essere
triste.
poi lo rimetto a
posto.
ma lui li dentro un
pochino
canta, mica l’ho fatto
davvero
morire,
dormiamo insieme
così col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io
non piango,
e voi?
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