Numero 6: Dove mi
trovo? Numero 2: Nel villaggio. Numero 6: Cosa volete? Numero 2: Informazioni.
Numero 6: Da che parte state? Numero 2: Non posso dirglielo! Vogliamo
informazioni, informazioni, informazioni. Numero 6: Da me non le avrete mai!
Numero 2: Le avremo! Con le buone o con le cattive le avremo. Numero 6: Chi è
lei? Numero 2: Il nuovo numero 2. Numero 6: Chi è il numero 1? Numero 2: Lei è
il numero 6. Numero 6: Io non sono un numero! Io sono un uomo libero!!!
Era il 1967. Erano gli
anni della swinging London, della contestazione giovanile, della
contrapposizione tra i due blocchi, del Vietnam e della corsa verso lo spazio,
quando con questo dialogo faceva per la prima volta capolino nelle televisioni
britanniche una strana serie tv. “The Prisoner”, insieme ad altre serie tv di
quegli anni, è uno dei magnifici risultati della grossa miniera di originali
proposte televisive che l’inghilterra sfoderava in quel periodo, capaci di
rappresentare i cambiamenti sociali, le paure ancestrali, i sogni e le speranze
della piccola borghesia. “Il prigioniero”, cosi viene chiamata in italia, è una
serie claustrofobica, a cavallo tra azione, filosofia e spy story. La vicenda
ha inizio quando un uomo, di cui non si conosce l’identità, da le dimissioni da
quello che sembrerebbe un lavoro nei servizi segreti. L’uomo viene stordito e
rapito da sconosciuti. Al risveglio si ritrova in un misterioso villaggio, dove
gli abitanti (ex spie, scienziati e funzionari dimissionari) non vengono
chiamati per nome ma per numero. Nel villaggio non esiste privacy e l’ordine viene mantenuto da minacciose
sfere chiamate Rover. Ai danni degli abitanti viene attuato un processo di
spersonalizzazione allo scopo di reperire informazioni. Si oppone ovviamente il
numero 6 che per tutta la durata della serie cercherà di scoprire l’identità
del numero 1 (a capo delle fila) e di scappare. Tutto condito da tecnologia e
design futuribili con un toccò di affascinante architettura retrò. Sono passati
più di quarantacinque anni da quella prima visione, ma trama e tensioni sono
ancora moderne. Se questa psichedelica serie può insegnarci qualcosa è quello di
dire basta alle omologazioni, al conformismo e andare contro le catalogazioni
sociali. L’individuo Numero 6 combatte contro il sistema per non lasciarsi
uniformare, per non seguire la massa. E voi siete “liberi” o “prigionieri”? Buona visione!!!
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