“Donde i filosofi sono in
qualche modo pittori e poeti; i poeti sono pittori e filosofi; i pittori sono
filosofi e poeti. Donde i veri poeti, i veri pittori e i veri filosofi si
prediligono l’un l’altro e si ammirano vicendevolmente.” Giordano Bruno, Explicatio
triginta sigillorum (op.lat., II [II], p. 133).
Disegno e pittura mi hanno sempre accompagnato
dall’infanzia dandomi piacere, soddisfazione e fiducia. Per
me dipingere è una cosa naturale, come è naturale scegliere cosa dipingere e
come realizzarlo. Dipingo perchè mi piace, perchè è una sfida nel tramutare
quello che immagino in qualcosa di reale, nel superare le difficoltà tecniche
per arrivare al risultato che ho in mente. Per necessità interiore, perchè
l'anima preme a farlo, perchè non potrebbe essere altrimenti, perchè qualcosa
lo detta, perchè non ci basta ammirare le opere altrui, perchè pensiamo di aver
qualcosa da dire che non sia stato detto, per condividere, per diletto, per
ribellione. Perchè ci sono energie che possono essere contenute solo
incanalandole nell'arte e stati d'animo da sublimare solo in questo modo. E’
una questione di accordo tra cervello e mani. È una lotta, da un lato la tela,
i colori, i penelli, dall'altro lato ci sono io. A volte vinco pure (giudicate
voi). Ma la cosa più importante e che mi fa sentire vivo.
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