• Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued

venerdì 27 dicembre 2024

e anche questo natale ... se lo semo levato dalle palle

“… e anche questo natale , se lo semo levato dalle palle …. Cosi l’avvocato Gianni Covelli (al secolo Riccardo Garrone) liquidava parenti e amici nel primo mitico film “Vacanze di Natale” del 1983. Oggi è venerdì 27 gennaio e questa mattina in perfetto orario, come sempre, sono andato in palestra, per espiare le mie colpe. Sudare e sofferenza. Un’ora di meritata punizione, non avendo un cilicio a disposizione. Perché, nonostante dica da anni che il natale è una merdosissima festa, ne sono complice. Sono colluso con tutto ciò, ogni anno puntualmente, la mia voglia di diventare come il Grinch, viene sopraffatta da questa giostra infernale. Proprio così, avete capito bene, non si parla di nascita di un cazzo di bambinello, di un ciccione alcolizzato vestito di rosso (perché l’ha deciso la coca-cola), di buoni propositi, auguri e felicità, ma bensì di stringere annualmente un patto col Diavolo. Un patto regolato da consumismo, spreco e falsità. Allora niente auguri, ma solo dei …. Vaffanculo al natale. Vaffanculo a quel mitomane che si professa il figlio di Dio. Vaffanculo al nostro ”salvatore” che dovrebbe far finire le guerre, sdradicare la povertà, cessare le persecuzioni ecc… ecc… pezzo di merda sei 2000 anni in ritardo. Vaffanculo a chi crede nelle religioni. Vaffanculo ai vostri buoni propositi, tanto non mi riguardano. Vaffanculo ai presepi; che rappresentano la nascita del mitomane su prati verdi, con pecorelle e ruscelli, quando sappiamo bene che in Palestina lo scenario e ben diverso. Vaffanculo a quella merda di babbo natale (che oltretutto non esiste). Vaffanculo a chi professa pace e poi vota per l’impiego di armi. Vaffanculo ai panettoni da 50 euro e alle tavole imbandite. Vaffanculo agli sprechi alimentari quando nella maggior parte del mondo si muore ancora di fame. Vaffanculo ai regali di merda. Vaffanculo ai “ti ho preso un pensierino” quando durante l’anno non mi saluti neanche. Vaffanculo agli aperetivi lunghi e inutili. Vaffanculo a chi torna per le feste. Vaffanculo alle lucette, al sentirsi tutti più buoni e all’aiutare il prossimo solo a parole. Vaffanculo a chi si aumenta gli stipendi e regala lettere di licenziamento agli operai. Vaffanculo a israele, all’ucraina, alla russia e agli stati uniti. Vaffanculo a chi spende per centri di accoglienza in albania e affonda il sistema sanitario. Vaffanculo a questo governo, a quelli passati e per par condicio anche a quelli futuri. Vaffanculo a quel qualcosa di “speciale” che c’è nell’aria, che in molti venerano in questi giorni. Vaffanculo a tutto. Vaffanculo a tutti. Mmmhhh forse sto degenerando …. e allora sai che vi dico? Vaffanculo pure a me.


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