Era una piacevole
notte estiva del 2019, leggevo comodamente sdraiato nel mio letto. Il caldo era
sopportabile grazie a una gradevole corrente che vagava nell’aria, entrando
diligentemente dalle finestre spalancate. Lessi voracemente le ultime pagine e poi
sprofondai nello sconforto che avvolge ogni lettore alla fine di un libro
amato. Era finito, ma avrei voluto leggere ancora, ancora e ancora. Come un
amante tradito, sconsolato, decisi di provare a dormire. Niente. Morfeo quella
notte di Luglio era in sciopero. Ordinai inutilmente al mio corpo di spegnersi
nonostante fosse evidente il bug nel sistema. Non funzionò. Niente. Ripensai al
libro e ad altri letti nell’ultimo periodo. Perché li avevo scelti? Mi feci
stupidamente questa domanda anche se conoscevo benissimo la risposta. Li avevo
scelti per il mio bisogno personale di sognare. Per la mia voglia di
immaginarmi lontano da questi luoghi, ultimamente sempre più claustrofobici e
noiosi. Li avevo scelti perché tutti parlavano di mare, di viaggi, di avventura
e di libertà. Fu quella notte che arrivò lo “Spleen”. Quell’illuminazione che
viene a dare improvvisa luce alle buie notti insonni. L’idea che da sollievo al continuo rigirarsi
nel proprio sudario. Questi libri prenderanno vita. Diventeranno quadri. Nacque
cosi l’idea di progettare delle tele letterarie a tema acquatico. Come
realizzarle? Inutile raccontarvi come andò a finire quella nottata. Fu
appassionata. Ripresi quei libri, rilessi le frasi sottolineate e i passaggi
incastonati tra le parentesi quadre, che da sempre scarabocchio sulle pagine
dei romanzi. Estrapolai una decina di righe per libro, capii anche come avrei
potuto realizzare questa serie di nuove “croste”. Fu cosi che, insieme al
nascere di un nuovo giorno, in quell’alba di luglio nacquero i “Weird Fishes”. Sette
tele. Sette libri. Sette autori. Sette modi diversi di raccontare il mare. Sette
impressioni acquatiche. Sette immagini di libertà. Un nuovo “Branco” di quadri
nati dall’evocazione di alcuni significativi passaggi letterari. Sul finire di
quello stesso anno era tutto pronto. Nessuno fino a quel momento era a
conoscenza del progetto, e anche quando mi chiedevano se stessi dipingendo,
tacevo. oppure abbozzavo una risatina e una risposta del tipo: “si ho un
progetto, ma è segreto e se dovessi dirtelo poi dovrei ucciderti”.
Ahahahahah!!! ….. e poi, al momento più bello, quello che arriva a compimento
di un lavoro, quando ormai il traguardo di una “Vernice” era alle porte, è
arrivata la pandemia. Questa subdola merda invisibile, questo flagello che
indistintamente ha colpito duro, ha rovinato tutto. Ha spento ogni entusiasmo,
ogni proposizione, ogni spinta emotiva. Che gran cazzoooo!!! Ho ributtato in un
angolo questi “Strani Pesci”, gli ho conservati gelosamente nonostante
reclamassero ad alta voce la loro voglia di libertà. Finalmente è arrivata
l’estate e il momento di sguazzare indisturbati sembrava nuovamente prendere
forma. Spiaggia, musica, sole, i bar aperti e qualche abbraccio clandestino
davano nuova speranza. Sto grandissimo cazzooooo!!! Seconda ondata. Niente da
fare anche questo giro. Niente assembramenti. Bar singhiozzanti e facce tristi.
Settembre. Ottobre. Novembre. Dicembre. Gennaio. Febbraio e la zona bianca.
Nuove speranze, qualche pranzetto con gli amici, timide sbevucchiate al sole
non ancora generoso di calore e un barlume di normalità. Ci richiudono!!!
Davvero? Porco Dioooooo!!! Madonna Troiaaaa!!! E giù tutti i santi. Bestemmie,
solo bestemmie e ancora bestemmie (bestemmiare aiuta vi garantisco). Porco
Diooooooo!!! ….. Guiugno 2021, ho
rimosso il telo colmo di polvere dalle tele, ci siamo (toccatevi i coglioni). Dopo
quasi 2 anni siamo pronti. Questi “Strani Pesci” reclamano ad alta voce la loro
libertà. E’ arrivato il momento di sguazzare liberi nel mondo, riappropriandosi
finalmente della loro identità e della loro vita. Ahahahahahahah!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
sabato 29 maggio 2021
Weird Fishes Project
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