E’ passato quasi un
mese da quando la quarantena è entrata in vigore, prima di quella notte del 10
marzo e della messa in atto del Lock Down, perlomeno in Sardegna, il problema
appariva lontano quasi come se non potesse toccarci. E invece eccomi qui a
esternare i miei pensieri dopo ventotto giorni di clausura forzata. Come vi
dicevo in qualche post precedente sono “l’uomo giusto al momento giusto”,
ancora tengo botta e stare in casa non mi pesa minimamente (ci sono cose
peggiori). Il vero motivo di questo post è, tanto per usare una terminologia
che va di moda in questi tempi, che ho raggiunto il picco della rottura di
coglioni.!!! Ora vi spiego il motivo. Penso che questo delicato momento storico
richieda un po’ di rispetto, tanta operosità e molto silenzio. Il silenzio
degli infermieri, degli operatori sanitari, dei medici e di tutti quei
lavoratori che in questo momento stanno tirando avanti la baracca. Ho raggiunto
il picco della rottura di coglioni perché l’era del dilettante e dei fenomeni
da baraccone deve finire. Basta con politici patetici e improduttivi che tirano
la giacca a testate giornalistiche e canali televisivi per avere visibilità.
Basta ai direttori di giornale schierati sempre in cerca del pelo nell’uovo. Basta
andare contro chiunque per un punto percentuale nei sondaggi (state scendendo
coglioni). Basta andare in giro a dire che quello che conta è l’unità e poi far
polemica col sorrisetto in faccia. Basta a ogni occasione rimarcare pseudo
errori e sviste. Basta essere tutti virologi, scienziati, economisti, preti e
quant’altro. Basta a subrettine da cabaret che pregano in tv. Vi state
rivelando quello che siete veramente, idioti. Basta con quesro sciacallaggio politico. Basta!!! Basta!!! Basta!!!
Nessuno si era mai trovato in questa situazione e per chi sta cercando di porre
rimedio ci vuole solo rispetto. State dimenticando quello che in questo momento
conta veramente, il senso di responsabilità. In questo momento bisogna aiutare
e non giudicare, bisogna piegare le maniche della camicia e darci sotto. La
lista degli idioti purtroppo è lunga e qualcuno ha anche la querela facile, ma
mi sarebbe piaciuto molto inserire i loro nomi. Comunque non ci vuole molta
fantasia, tra i più rappresentativi ci sono tre capi di stato almeno (uno sta
male, uno parla brasilero e l’altro è yankee), svariati politici italiani (tra
cui due hanno lo stesso nome, una è italiana, è donna, è fascista e tanti altri),
qualche governatore di regione (due in particolare che giocano col carruzzo),
un numero imprecisato di giornalisti (tra direttori di giornali e conduttori di
programmi televisivi), un critico d’arte e una illuminata della tv privata (ce
ne sono anche altre comunque). Vabbe la smetto qui, forse è meglio, questa cosa
della lista poi degenera e ci vorrebbe un tomo enciclopedico per contenere
tutti. In questa lista dovrei entrarci anche io, è troppo facile criticare
seduto davanti al computer, ma visto il bell’esempio che state dando non potete
dirmi nulla. Wl’Italia!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
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