Potere al popolo!!!
Potere al popolo!!! Potere al popolo!!! Ignoranza al potere!!! Si ma a stomaco
pieno. L’hanno capito bene i romani, che per far bene rivoluzione bisogna
riempire la pancia. E cosa c’è di meglio di un buon piatto di pasta? Per loro
il piatto di pasta è sacro. Non si transige, quando è in tavola tutto può
aspettare. Il carboidrato, quello ignorante, quello che teccia, quello che 150
gr. sono pochi, quello che quando hai fame non ha rivali, quello che “maccarone
m’hai provocato e io te distruggo”. Un vero è proprio “Totem” culinario. Una
necessità impellente. Il momento confortante della giornata. Siete pronti? Partiamo
per questo piccolo viaggio attraverso le mie cinque ricette preferite della
cucina tipica romana. Io le preparo così. Daje!!!
Spaghetti alla carbonara: La leggenda narra che la prima carbonara della storia
sia stata fatta nel 1944 in vicolo della Scrofa, per merito di un cuoco romano
che grazie alla sua fantasia unì Eggs & bacon dei soldati americani agli
spaghetti. Non gli saremo mai abbastanza grati per questa intuizione. Partite soffriggendo
in un cucchiaio d’olio uno spicchio d’aglio e 300 gr. di guanciale tagliato s
pezzettini, fino a lasciarlo dorare leggermente. Sbattete in una terrina l’uovo
(io ne metto una a persona, se sono da solo due), aggiungete il pecorino e una
dose abbondante di pepe nero. Scolate la pasta al dente, ributtatela nella
pentola e aggiungete l’uovo e il guanciale. Qui sta a voi, la cottura dell’uovo
è personale, io lo lascio cremoso ma non crudo, c’è invece chi lo cuoce totalmente.
Servite dandoci dentro con altro pecorino e ancora pepe. Ammazza!!!
Rigatoni all’amatriciana: Come rigatoni? I bucatini non mi piacciono. Anche qui
le leggende si sprecano, comunque pare che fosse il piatto tipico dei pastori
della zona di Amatrice (ahahahahah che fantasia) e che originariamente non
avesse il pomodoro. Quindi per preparare questa Gricia 2.0 fate soffriggere il
guanciale (la dose sarebbe 50 gr, a testa. Sarebbe!!! Ahahahahah) insieme a
della cipolla (io uso l’aglio) e un pomodoro secco tritato per bene (nella
ricetta originale non c’è). Aggiungete la polpa di pomodoro e lasciate andare
qualche minuto. Scolate i rigatoni e ripassateli per qualche minuto nella
padella del sugo. Una volta insaporiti per bene spegnete il fuoco e buttateci
sopra una pala di pecorino piccante e il solito abbondante pepe nero. Come er cacio sui maccheroni!!!
Tortiglioni alla Gricia: Questa pasta è considerata l’antenata dell’Amatriciana,
in comune hanno tutto tranne il pomodoro. Per cui ora faccio copia e incolla,
togliendo le parti del pomodoro ….. fate soffriggere il guanciale (la dose
sarebbe 50 gr, a testa. Sarebbe!!! Ahahahahah) insieme a della cipolla (io uso
l’aglio) e un pomodoro secco tritato per bene (nella ricetta originale non c’è)
… Scolate i tortiglioni e ripassateli per qualche minuto nella padella. Una volta
insaporiti per bene spegnete il fuoco e buttateci sopra una pala di pecorino
piccante e il solito abbondante pepe nero. Me
cojoini!!!
Spaghetti cacio e pepe: La più famosa delle ricette, la più veloce, ma anche
la più insidiosa. Cuocete in acqua salata la pasta. Il primo consiglio è quello
di non usare la quantità d’acqua che usate di solito, mettetene di meno. Sarà
più satura degli amidi rilasciati dalla pasta e al momento di creare la crema
col pecorino vi sarà utile. Due minuti prima di scolare la pasta, all’interno
del recipiente dove condirete la pasta adagiate il pecorino piccante e con un
cucchiaio raccogliete l’acqua di cottura. Iniziate a create la crema (buona
fortuna, io ciò messo un po’ per farlo decentemente). Scolate gli spaghetti e
conditeli aggiungendo un kg. di pepe nero. ‘Namo!!!
Spaghetti aglio, olio e peperoncino: Beh qui non ho molto da dire. Se
parliamo di primi piatti questo non può mancare. Effettivamente non so se sia
tipico romano, non mi importa. Per me è il Re indiscusso dei piatti di pasta.
Solo quattro ingredienti da amalgamare a piacimento. C’è chi preferisce il
peperoncino secco, chi toglie i semi per ridurne la piccantezza, chi inserisce
l’aglio intero per rimuoverlo facilmente e chi lo trita addirittura. Voi come
li preparate? Beh mentre ci pensate io vado a prepararmene un piatto. Se semo visti!!!
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