• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

lunedì 8 settembre 2014

El poder del perro

Il potere del cane, scritto da Don Winslow nel 2005, è il romanzo che ha accompagnato per buona parte la mia vacanza all’Isola. L’ho portavo sempre dietro con me e ogni qual volta avevo un minuto libero, aprivo e leggevo avidamente qualche pagina. Penso di averlo letto in qualsiasi posto, mentre prendevo il primo caffè la mattina in veranda, mentre ero seduto al cesso dopo il primo caffè, in spiaggia la mattina e la sera al tramonto, a letto nel pomeriggio e di notte, sulla sdraio accompagnato dai grilli prima di dormire. In tutti i posti tranne alla festa della birra, li si beve e boh!!! Per il momento è sicuramente il miglior libro letto nel 2014. E’ un noir di una tale potenza da sconvolgere anche il più incallito appassionato del genere. Winslow racconta in modo romanzato e senza alcuna pietà il mondo dei cartelli messicani, il loro modo di gestire affari e le loro leggi. Dal Messico alla Colombia, dalla California a New York, dal Sud America al Sud Est asiatico. In lungo e largo, senza sosta, droga, soldi e armi percorrono un tortuoso cammino. La narrazione si sviluppa per 29 anni, dove ruotano vorticosamente alcuni personaggi. Art Keller (agente della DEA), Tìo Barrera e i suoi nipoti (capi della federaction dei narcotrafficanti), Nora Hyden (escort di lusso) e Sean Callan (sicario irlandese) sono i personaggi principali e carismatici, a cui Winslow ne affianca altrettanti non meno interessanti e significativi. Ingaggiano una lotta senza quartiere dove è impossibile non sporcarsi le mani e dove nessuno può dirsi innocente. 715 pagine reali, a detta anche dell’autore, le cui vicende narrate rispecchiano pienamente (tranne i nomi) la politica estera degli Stati Uniti nel corso degli anni in America Latina. Crimini efferati e scontri sanguinosi dove muore un “calascio” di gente. E’ un romanzo spietato da cui è difficile staccarsi, i tempi letterari sono simili a quelli di una serie tv. Inizi a leggere un capitolo e come in un telefilm non vedi l’ora che si arrivi alla fine, ma appena termina vorresti già guardare la prossima puntata. Va sempre a finire che inizi un altro capitolo. La forza sta nell’aver descritto la realtà in maniera sorprendente. Il racconto è mozzafiato e la storia avvolgente. Come concluderebbe Winslow il capitolo, userò soltanto una parola. Imperdibile.

1 commento:

  1. Hai ragione un gran bel libro vorresti non finisse mai.... Keller, Barrera, Nora, padre J.Parada, Callan..... Dello stesso autore ti consiglio la lingua del fuoco J.Wade è un gran personaggio

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