• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 23 aprile 2014

Ma come fanno i marinai?

“Il vaso conferisce una forma al vuoto e la musica al silenzio” Georges Braque, Quaderni, 1917/47

“Laggiù nel paese dei tropici dove il sole è più sole che qua…” Era il 1979 quando Lucio Dalla  e Francesco De Gregori decisero di incrociare le loro strade in modo speciale. Creando un evento che avrebbe segnato in maniera indelebile la storia della musica italiana. Creando un tour che avrebbe rivoluzionato la concezione di fare musica dal vivo. “Banana Republic” portò per la prima volta la musica cantautorale negli stadi. Fu un successo clamoroso. L’idea venne a De Gregori dopo un’esibizione a Roma con Dalla in seguito all’incisione di “Come fanno i marinai”. Il tour comprendeva 28 brani scelti con cura da entrambi i repertori, oltre ad alcune cover come “Banana Republic” di Jimmy Buffet, tradotta da De Gregori, e “Un gelato al limon” di Paolo Conte. Potrei continuare a raccontarvi che entrambi avevano la propria band, che cantavano tutte le canzoni in duetto, tranne “Piazza Grande” per Dalla e “Buffalo Bill” e “Santa Lucia” per De Gregori. E continuare con informazioni che comunque troverete più specifiche e dettagliate nel web. Vi sto parlando di questa avventura perché, da tutto ciò, nacque un bellissimo film documentario, ma soprattutto un album. Uno dei miei preferiti. Un album magico e unico, dove è possibile ritrovare sonorità e sensazioni speciali. “ti attraversano la notte a piedi per truffare la malinconia…” Un album che in questo periodo mi sta accompagnando, mi sta rapendo, mi sta illuminando. Lo metto su la mattina sotto la doccia, nei lunghi pomeriggi tristi e nelle cupe serate di lettura. Sabato notte verso le tre del mattino, seduto su un marciapiede sotto casa, me lo sono pure canticchiato (la sbornia non c’entra). “e spendono più di una lacrima tra un bicchiere di vino e di rum” Dieci canzoni travolgenti e appassionate. Mi ritrovo in quei testi, vivo quelle situazioni. Eeeeeeesagerato!!! Direte voi… La musica è un favoloso stupefacente e le parole hanno potere. Insieme riempiono qualcosa, occupano uno spazio evidentemente libero. “ballo anch’io se balli tu…”  Non si tratta di un semplice disco live, ascoltare “Banana Republic” è come salpare per un piccolo viaggio introspettivo, è affrontare un emozione. La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo, e come diceva Nietzsche, senza di essa la vita sarebbe un errore. Poi come facciano i marinai ancora lo devo scoprire….  

martedì 22 aprile 2014

L'ho fatto io...

Ciao a tutti. E’ da un po’ che non scrivo per il puro piacere di scrivere (le partite degli Impiccababbu non contano, quella è cronaca sportiva), prometto che cercherò di impegnarmi un pochino nei prossimi tempi. Per ora e solo per i lettori accaniti di questo blog posterò la ricetta del dolce che ho preparato in occasione del pranzo pasquale per la famiglia. E’ un dolce al cucchiaio, buono e simpatico da presentare, giusto per tirarsela un po’ e fare un po’ il figo. Trifle di pere e mandorle acclamato con 27 minuti di applausi ininterrotti. Ora vi spiego.

Ricetta
Dati tecnici:
·       grado di difficoltà: medio
·       tempo di preparazione: 30 minuti circa
·       tempo di cottura: 35 minuti circa
Ingredienti per boh!!! a me sono uscite nove dosi come quella della foto
·       8 pere
·       6,5 dl. di latte
·       280 gr. di zucchero
·       60 gr. di farina
·       4 tuorli
·       Un limone non trattato
·       6/8 savoiardi preferibilmente sardi
·       200 gr. di croccante di mandorle
·       3 dl. di panna fresca (dovrete montarla) prendete un barattolo di quella spry
Preparazione:
·       Montate i tuorli con 200 gr. di zucchero e incorporatevi la farina. Scaldate il latte con la scorza del limone e versatelo a filo sul composto, mescolando bene. Cuocete a fiamma bassa per 5 minuti (magari ce ne vuole qualcuno in più) finchè prenderà la consistenza di una crema. Lasciate raffreddare. Create il croccante di mandorle (zucchero e mandorle su una padella antiaderente, fate caramellare e distendete su un piano, lasciandolo raffreddare) e tritatelo grossolanamente. Sbucciate le pere, tagliatele a metà, privatele del torsolo e spruzzatele con il succo del limone. Cuocetele con un litro d’acqua e lo zucchero rimasto, fino a quando saranno morbide (occhio non sfatte). Scolatele e lasciatele raffreddare. Tagliatele come cazzo volete, spicchi, dadini e via dicendo. Montate la panna (io ho fregato tutti usando quella spry). Unitene un po’ (ad minchiam) alla crema. Disponete strati di savoiardi (anche in questo caso fate come credete vada meglio, io li ho fatti a cubetti di media grandezza) , crema, croccante di mandorle e pere. Ricoprite con altra crema (se volete potete fare altri strati). Ricoprite con la panna e guarnite con un po’ di pere e altro croccante tritato. Prendetene e mangiatene tutti questo è il mio dolce offerto ……

domenica 13 aprile 2014

Dies horribilis

C’è voluto qualche giorno per mandare giù due sconfitte in una settimana. C’è voluto qualche altro giorno per prendere la decisione se scrivere o meno qualcosa su quelle maledette partite. C’è  voluto qualche altro giorno e un bel po’ di birra per calmarmi un pochino. Due partite in pochi giorni, che hanno lasciato l’amaro in bocca e dato una bella botta al morale. La prima si è giocata lunedì scorso, tra le mura amiche, contro gli odiatissimi sportissi. Una partita sentita da molti di noi, una partita rancorosa e difficile. La partenza non è stata delle migliori, entrambe le squadre sentivano la tensione. Il gioco all’inizio è stato frammentario e poco fluido, comunque nonostante ciò, entrambe le squadre hanno portato a segno buoni canestri. Alla prima sirena si era praticamente pari 14 a 16 per loro. Nel secondo quarto le cose sono andate leggermente meglio, il gioco si è sciolto e si è visto del buon basket. Il risultato cambiava velocemente, entrambe le squadre si alternavano in testa, fino al riposo dove regnava una assoluta parità a quota 25. Anche il terzo quarto, così come gli altri è stato molto combattuto. Entrambe le squadre lo giocano con estrema correttezza (forse anche troppa), sappiamo bene che non corre buon sangue e anche la più piccola delle scintille potrebbe scatenare l’inferno. Loro prendono qualche punto di vantaggio, noi non molliamo, sappiamo soffrire e ci riportiamo sempre sotto. Gli facciamo sentire che ci siamo e sarà difficile farci fuori. Prima dell’ultimo quarto siamo ancora li, molto vicini. A meno 5. 46 a 41. Il quarto periodo è combattuto. Le difese si stringono, c’è stanchezza e le conclusioni non sono molto lucide. Noi ci siamo ancora, siamo attaccati. La partita si gioca punto a punto. Nel finale succede quello che non dovrebbe succedere. Buio pesto per qualche azione. Si sono bagnate le polveri, non segnamo più, a differenza i paesani mettono due buone conclusioni e grazie al bonus gestiscono il vantaggio andando regolarmente in lunetta. Risultato finale Impiccababbu 54 sportissi 63. Porca di quella maiala della loro mamma!!! IO ODIO sportissi!!! IO ODIO i lunedì!!! La settimana inizia proprio di merda!!!... Giovedì, ore 20 e 30 (si fa per dire) altra partita, questa volta contro CMB Porto Torres. Ci giochiamo contro per la prima volta, tra le loro fila ci sono ottimi elementi e molti amici. L’ambiente nel pre-gara è sereno e tranquillo. Entrambi sappiamo che appena la palla a due verrà alzata, si dovrà lottare, correre e sudare. Per quaranta minuti saremo nemici. Il primo quarto non è velocissimo. Si gioca a basso regime e entrambe le squadre sembra  si vogliano studiare. Nessuno affonda con decisione. Dopo i primi dieci minuti siamo in vantaggio di un punto 12 a 11. Il secondo quarto è più o meno della stessa fattura del primo. Si gioca piano, le difese non sono aggressive. Si arriva al tiro con facilità. Calma piatta. All’intervallo siamo svogliatamente su 26 a 24. Due punti sotto, ci sta. Nel terzo quarto arriva la scossa. Iniziamo a crederci. La nostra difesa è praticamente impenetrabile, recuperiamo palloni su palloni e ripartiamo alla grande. Siamo veloci e aggressivi, un piccolo capolavoro cestistico. Gli avversari sono in barca al centro della tempesta “Impiccababbu”. In dieci minuti fanno solo 4 punti. Dai cazzo, dai cazzo. Prima dell’ultimo periodo siamo avanti 37 a 30. L’ultimo periodo si apre così come si era chiuso quello precedente. La nostra difesa regna incontrastata. Andiamo anche a più nove con palla in mano. E’ quasi fatta, il nostro avversario è alle corde, stremato. Manca solo il colpo del KO. Che inesorabilmente non riusciamo a dare. Il finale è simile a quello di lunedì. Smettiamo di segnare. Gli avversari non sono particolarmente in giornata, ma lentamente iniziano a recuperare punti, gli abbiamo fati rientrare e ora ci credono. Più volte abbiamo la palla in mano per respingerli indietro, ma inspiegabilmente sbagliamo tiri facilissimi o ci perdiamo dentro un bicchiere d’acqua. Il finale è convulso, loro grazie a due tiri liberi vanno avanti di due. Perdiamo un pallone, lo recuperiamo, lo riperdono. Un secondo dalla fine, rimessa nostra in attacco. Giochiamo per il pareggio o per la vittoria? Ok spariamo la bomba. Se fosse un film vi racconterei di come quella palla sia entrata e abbiamo vinto. Ma quella palla non è neanche arrivata al canestro. CMB Porto Torres 46 Impiccababbu 44. Che schifo di settimana!!! Dobbiamo reagire e impegnarci ancora di più. NOI non siamo questi. NOI non molliamo le partite. NOI le giochiamo tutte fino alla fine. NOI siamo IMPICCABABBU!!!

giovedì 3 aprile 2014

Yes yes

di Charles Bukowski, tratto da “Burning  in water, drowining in flame” 1974

Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando Dio creò la giraffa era ubriaco
quando Dio creò i narcotici era su di giri
quando Dio creò il suicidio era a terra.

Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo.

Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa sul letto
fece tutto il Suo Santo Universo.