Venerdì ore 21, nel
catino di via Bottego è fissata la settima giornata di andata del campionato
Open della UISP, tra taba Basket e Impiccababbu. Le squadre sono pronte e si
riscaldano regolarmente. Ore 21 e 30 ancora non si vedono gli arbitri. Ore 21 e
45 conciliabolo tra le due squadre per capire come affrontare questa
situazione. Qualcuno vuole giocarla comunque, per qualcun’altro è impensabile
giocarla senza un arbitro. Si scaldano un po’ gli animi quando gli Impiccababbu
decidono che in queste condizioni la partita non sa da fare. Il coach del taba
basket (per motivi di privacy userò un nome di fantasia) Giancarlo Mazzoreni,
dopo aver tirato fuori una bella paternale sulla gioia di giocare a basket
sempre e comunque, e accettare senza problemi qualsiasi arbitro pur di
disputare il match, minaccia di far spostare la partita in un giorno
improponibile e impensabile in modo tale da poterla vincere facilmente a
tavolino. Che togo!!! Non si capisce il motivo di queste affermazioni. Nelle
loro fila c’è gente che ha giocato in B e in C, sono più forti che motivo hanno
di minacciare. Che spirito sportivo!!! Ok, accettiamo un po’ riluttanti di
giocarla, e pure alla loro condizioni. Gli Impiccababbu non si tirano mai
indietro. Per cui palla a due, si inizia. Ci hanno fatto incazzare e si vede.
Il primo quarto è una vera e propria battaglia, si corre, si spinge e si lotta,
cazzo se sono forti. Noi non molliamo. Alla sirena siamo sotto di 7, 24 a 17. I
nostri occhi sono iniettati di sangue e l’inizio del secondo quarto è
devastante, non sbagliamo niente, neanche volendo. Entra di tutto, difendiamo
alla grande senza mollare un centimetro. Solo una bomba, allo scadere, permette
agli avversari di starci davanti all’intervallo. 41 a 39. Solo due punti ci
separano. Dai cazzo!!! Il terzo quarto è combattutissimo, per Giancarlo
Mazzoreni (uso sempre un nome di fantasia) a cui andava bene qualsiasi arbitro
pur di giocare nel nome dello spirito sportivo, le cose non vanno più bene. Era
convinto di passeggiare allegramente sugli Impiccababbu, ma non è così. Noi ci
siamo, a un certo punto siamo anche avanti di 7. Si sente puzza di merda, si
stanno cagando addosso. Zonpress. BUCATA!!! Ce la giochiamo, tutta nell’ultimo
quarto. Recuperiamo i 10 punti che ci separavano. A 4 minuti dalla fine siamo
pari, ma terribilmente esausti. Prendiamo un paio di canestri a sbagliamo
qualche conclusione, torniamo sotto. Alla fine vincono loro. taba basket 79 Impiccababbu 69. Sulla carta era
impensabile poterla vincere, ma ora un po’ di amaro in bocca l’abbiamo. Complimenti
alla UISP per l’eccellente organizzazione, complimenti a Giancarlo Mazzoreni (ribadisco è solo un
nome di fantasia) per la sportività. Sono fiero di come abbiamo giocato una
partita impossibile, sono fiero del nostro spirito, sono fiero di essere un
Impiccababbu. Ora abbiamo un nemico in più e non ce ne frega niente. Forza
IMPICCABABBU.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
lunedì 3 febbraio 2014
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