Qualcuno direbbe: “facile
come bere un bicchier d’acqua” altri: “come rubare caramelle a un bambino”.
Giocare ieri sera contro Thiesi Tigers è stato più o meno così. Un blando allenamento. Senza nulla togliere
agli avversari, encomiabili per spirito sportivo e impegno, ma le differenze
tra le due squadre sono abissali. La palla a due fissata per le 21 e 15, nella
nostra tana a Santa Maria di Pisa, si è alzata in perfetto orario. In queste
situazioni è sempre difficile giocare. Si rischia di umiliare l’avversario più
del dovuto o nel caso contrario di giocare senza stimoli rischiando poi di fare
brutta figura. Noi siamo riusciti a giocare con buon equilibrio senza strafare
e mantenendo sempre tutto sotto controllo. Questa volta non starò a snocciolare
quarto per quarto, l’andamento dei periodi è stato sempre uguale. Grazie a una
buona circolazione di palla e a un buon ritmo siamo andati a canestro senza
molti problemi. Loro, nonostante una nostra difesa abbastanza rilassata,
faticavano notevolmente per metterla nel cesto. Già all’intervallo eravamo +20.
35 a 15. Il secondo tempo, ancora più rilassato del primo, non ha modificato l’andamento
della partita, ormai indirizzata verso una facile vittoria. Tutti a canestro!!!
Chi ha mangiato più pollo? Un sospetto c’è l’abbiamo!!! Il risultato finale è Impiccababbu 72 Thiesi Tigers 32. Facile
prestazione. Complimenti ai giovani avversari per il loro animo sportivo, non
deve essere facile perdere quasi tutte le partite. Tirare in ballo De Coubertin
quando si vince fa sempre figo, ma noi siamo Impiccababbu e il fottuto francese
ci sta sempre sul cazzo. L’importante era vincere e lo abbiamo fatto. Altri 2
punti in cascina. Forza IMPICCABABBU sempre.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 20 febbraio 2014
domenica 16 febbraio 2014
Stasera
di Giuseppe
Ungharetti, tratto da “Allegria di naufragi”, 1931
Balaustra di
brezza
per appoggiare
stasera
la mia
malinconia.
mercoledì 12 febbraio 2014
We want win!!!
Nurakers 58 Impiccababbu 63.
Non poteva che finire così. Perché le ultime sconfitte, pur giocando benissimo,
bruciavano ancora. Perché gli Impiccababbu non mollano mai. Perché una vera
squadra si vede in queste situazioni. Perché ci fanno sempre incazzare. Perché
abbiamo tirato fuori i coglioni. Perché questa partita volevamo vincerla e
boh!!! Aaaaaahhhh oggi me la godo
proprio!!! Infortunati cronici, defiance e squalificati. E inoltre una
trasferta su un campo ostico. Anche questa volta partivamo da sfavoriti. Dai
primi minuti di gioco si è visto subito che la partita non sarebbe stata
facile. Gli avversari giocavano in velocità e con buona padronanza, noi
stentavamo (è un eufemismo, le stavamo proprio pigliando di brutto). Andiamo
sotto 12 a 0 prima di mettere il nostro primo canestro, dopo ben 8’21”
dall’inizio del match. Nel finale di primo quarto, arriva la scossa (#33).
Rimettiamo leggermente le cose a posto, e si conclude 18 a 9. La bagassa di
quella bomba nel finale!!! Nel secondo quarto le cose si mettono meglio. Il
nostro coach legge benissimo la partita. Ritroviamo gioco, velocità e buone
soluzioni. Anche la difesa si chiude bene, recuperando un buon numero di
palloni. Vinciamo il quarto 19 a 13. All’intervallo siamo sotto di 3.
Minacciosi sul 31 a 28, rientriamo in campo. Il terzo quarto è un capolavoro
tattico. Ottima difesa e buone conclusioni, gli avversari sono alle corde. Si
lotta su ogni pallone, senza timore e …. BOOM!!! Espulso!!! Nuova scossa!!!
Finiamo il quarto in pieno controllo del match. 51 a 47. Col rammarico di aver
sprecato un vantaggio di 9 punti. L’ultimo periodo è una partita a scacchi,
difesa a uomo contro zonpress. Gli arbitri, non si capisce il perché, fanno di
tutto per metterci il bastone tra le ruote. Tre Impiccababbu fuori per 5 falli
(oltre all’espulso), un cambio forzato per un graffio, decisioni scandalose e
falli tecnici. Tutto il peggior repertorio possibile. Oggi però ci siamo,
l’osso è nostro e non lo molliamo più. Il finale un po’ convulso questa volta
ci premia. Vinciamo noi…..Forza IMPICCABABBU.
martedì 11 febbraio 2014
Life on Mars
David Robert Jones
nasce a Brixton (south London) l’8 gennaio del 1947. All’età di undici anni
inizia a frequentare la Bromley Technical High School, dove durante una lite
per difendere una ragazza si becca un bel cazzotto su un occhio, da quel
momento la sua pupilla rimarrà per sempre dilatata. Donandogli l’unicità e il
fascino di due occhi di diverso colore. I primi approcci con la musica
avvengono, prima tra le quattro mura domestiche, ascoltando la collezione di
vinili del padre, e successivamente nei jazz club londinesi. Fonda il suo primo
gruppo “The Konrads”nel 1962. Una band poco nota, come le altre che seguiranno,
dove ancora è impossibile presagire quello che sarebbe diventato in futuro. La
strada del successo è ancora lontana. Nel frattempo inizia a frequentare i
corsi di recitazione del mimo britannico Lindsey Kemp, dove vien fuori la straordinaria capacità di usare la sua persona come componente emotiva. Inizia
a chiamarsi David Bowie in onore del dell’eroe di Alamo Jim Bowie e del suo
celebre coltello “bowie”. Parte così, nel 1964, la carriera da solista.
Nonostante ottime idee, brani veloci e grintosi il successo stenta ad arrivare.
Gli ci vogliono ben 5 anni per piazzare la sua prima hit. In occasione dello
sbarco sulla luna, nel 1969, la BBC decide di registrare una versione della sua
“Space Oddity” e usarla come leitmotiv dell’evento. Anche se in ritardo il
mondo si accorge di lui. E qui inizia il bello. Ricrea se stesso elevando la
sua visione artistica, portando alla luce il suo alter ego “Ziggy Stardust”. Un
cazzo di personaggio cosmico e camaleontico. Al di sopra di tutto. Un
personaggio talmente ingombrante che Bowie stesso ammette che la sua stessa
personalità ne risentì, iniziando a dubitare della propria sanità mentale.
Dubito che fosse colpa di Ziggy, il problema è che in quel periodo il buon
David si faceva di cocaina dalla mattina alla sera. Eh eh eh!!! Ecco perché
durante un concerto ne annuncia la prematura scomparsa. Nel successivo periodo
musicale il “Duca Bianco” si trasferisce negli stati uniti, dove sposa il soul,
il funk e il plastic soul, ma soprattutto ancora tanta, ma tanta, ma tanta
neve!!! Così nel 1976, con l’idea di ripulirsi, insieme all’amico Iggy Pop, si
trasferisce a Berlino. Ora io non voglio insinuare niente, ma Berlino in quegli
anni era la capitale europea dell’eroina. David ma a chi vuoi darla a bere?
Comunque in quella città desolante, povera e fredda, evidentemente c’era roba
buona. Il periodo berlinese non ha rivali, la produzione musicale è
sorprendente. Gli album, che prendono il nome di “trilogia berlinese”, sono
senza ombra di dubbio i migliori di sempre. Carichi di disperazione, vitalità e
pericolosa decadenza edonistica. Nei terribili anni 80’ abbiamo un Bowie meno
creativo e più commerciale. Si dice che abbia smesso di farsi, oppure ha
bisogno di soldi per farsi ancora. Boh!!! Comunque passano. Fino alla scoperta
dell’elettronica degli anni 90’ caratterizzata da grandi vendite e da qualche
bella canzone. Convincente ma non travolgente. Niente di più. Dal 2004 più
niente, ormai si pensava al ritiro. Invece nel marzo 2013 spunta fuori un album
che ha fatto tremare l’industria musicale. Bowie è tornato. Originale, unico,
teatrale, drammatico, variopinto, affascinante, imprevedibile e ispiratore.
Questo e molto altro è David Bowie, uno dei miei cantanti preferiti.
Discografia in studio
· 1967 – David Bowie
·
1969
– Space Oddity
· 1970
– The man who sold the World
· 1971
– Hunky Dory
· 1972
– The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars
· 1973
– Aladdin Sane
· 1973
– Pin ups
· 1974
– Diamond dogs
· 1975
– Young Americans
· 1976
– Station to station
· 1977
– Low
· 1977
– Heroes
· 1979
– Lodger
· 1980
– Scary monsters (and super creeps)
· 1983
– Let’s dance
· 1984
– Tonight
· 1986
– Labyrinth
· 1987
– Never let me down
· 1993
– Back the white noise
· 1993
– The Buddha of Suburbia
· 1995
– 1 outside
· 1997
– Earthing
· 1999
– Hours….
· 2002
– Heathen
· 2003
– Reality
lunedì 10 febbraio 2014
Happy birthday
Roba da non crederci.
Oggi questo cazzo di blog compie due anni. Se il risultato del primo anno era
stato sorprendente questo secondo traguardo lo è ancora di più. Mi stupisco del
fatto che ancora non mi sono rotto i coglioni di passare del tempo davanti a
uno schermo e digitare su una tastiera sgangherata. Evidentemente ho ancora qualcosa
da raccontare e qualcosa da condividere o più semplicemente non ho un cazzo da fare.
Tra alti e bassi, va avanti. Ci sono stati momenti pieni di voglia di scrivere,
raccontare, parlare, e altri in cui ho pensato “ma chi me lo fa fare?”. Ho
resistito. Non so neanche io perché e come. Forse il semplice fatto di
incontrare qualcuno che mi confida di essere un lettore delle mie castronerie,
basta a riempire il mio ego per continuare. Mi piace l’idea che vi siano
piaciuti i miei Di-Pintus, i consigli letterari e quelli musicali. Mi piace l’idea
che vi siate ingozzati come porci, provando le ricette, e ubriacati alla grande
ingurgitando le birrette consigliate. Mi piace l’idea che un giorno abbiate
deciso di mandare tutti affanculo e siate rimasti sul divano a guardare un
film. Non so se sia successo, ma se è accaduto preoccupatevi, vuol dire che….
state diventando come me.
Non molliamo mai
E’ ancora basket…
Venerdì sera ore 21 e 15, nel ghetto di Santa Maria di Pisa. Per la prima volta
gli Impiccababbu incontrano la Pallacanestro Alghero. Dopo la positiva prestazione,
della scorsa settimana contro il taba basket, terminata però con una sconfitta,
i sassaresi sono chiamati a una nuova prova di carattere. I discepoli della bogamarì,
sono una squadra esperta, di carattere e soprattutto sanno giocare bene a
basket. L’ulteriore conferma viene dalla loro posizione in classifica, sono in
vetta e ci vogliono restare. La partita, questa volta, inizia regolarmente. Nel
primo quarto entrambe le squadre hanno una buona partenza. Si gioca veloce,
punto a punto. Ottime conclusioni e buona circolazione di palla. Entrambe le
compagini fanno vedere un buon basket. Allo scadere siamo sotto di 2. 21 a 19.
Nel secondo quarto gli algheresi continuano con il loro basket veloce e
determinato, noi ci distraiamo un bel po’ e veniamo infilati ripetutamente da
taglienti contropiedi, a cui non riusciamo a porre rimedio. Imbarchiamo un po’ e
andiamo sotto nel punteggio. All’intervallo siamo 42 a 29. Porca puttana
dobbiamo recuperare un bel po’ di punti!!! Nella ripresa gli Impiccababbu
entrano in campo più determinati che mai, la difesa si chiude a riccio, le
conclusioni sono precise, riusciamo in una piccola impresa. Gli facciamo fare
solo 5 punti, stando per molto tempo a un solo possesso di distanza, rientrando
così in partita. Il risultato alla fine è un po’ bugiardo. 47 a 39 per loro,
ancora meno 8. Nell’ultimo periodo ci giochiamo tutto. Partiamo alla grande e
per ben 2 volte siamo a meno uno palla in mano. La prima volta sbagliamo il
tiro, la seconda volta BOOM, CRASH, PUNCH!!! Due espulsi per squadra….. Da quel
momento in poi ci raffreddiamo un bel po’, loro entrano in bonus, segnando
regolarmente dalla lunetta. Si chiudono bene in difesa e noi attacchiamo
un po’ confusamente. Alla fine, con un bel po’ di amaro in bocca, perdiamo
anche questa. Impiccababbu 52
Pallacanestro Alghero 59.
Ottima prestazione e vibrazioni positive. Lo spirito dei cagnacci sta
ritornando insieme alla convinzione che possiamo giocarcela sempre contro
chiunque. Serve una vittoria e poi saranno cavoli amari per tutti. Forza
IMPICCABABBU.
lunedì 3 febbraio 2014
Ciao mazzo!!!
Venerdì ore 21, nel
catino di via Bottego è fissata la settima giornata di andata del campionato
Open della UISP, tra taba Basket e Impiccababbu. Le squadre sono pronte e si
riscaldano regolarmente. Ore 21 e 30 ancora non si vedono gli arbitri. Ore 21 e
45 conciliabolo tra le due squadre per capire come affrontare questa
situazione. Qualcuno vuole giocarla comunque, per qualcun’altro è impensabile
giocarla senza un arbitro. Si scaldano un po’ gli animi quando gli Impiccababbu
decidono che in queste condizioni la partita non sa da fare. Il coach del taba
basket (per motivi di privacy userò un nome di fantasia) Giancarlo Mazzoreni,
dopo aver tirato fuori una bella paternale sulla gioia di giocare a basket
sempre e comunque, e accettare senza problemi qualsiasi arbitro pur di
disputare il match, minaccia di far spostare la partita in un giorno
improponibile e impensabile in modo tale da poterla vincere facilmente a
tavolino. Che togo!!! Non si capisce il motivo di queste affermazioni. Nelle
loro fila c’è gente che ha giocato in B e in C, sono più forti che motivo hanno
di minacciare. Che spirito sportivo!!! Ok, accettiamo un po’ riluttanti di
giocarla, e pure alla loro condizioni. Gli Impiccababbu non si tirano mai
indietro. Per cui palla a due, si inizia. Ci hanno fatto incazzare e si vede.
Il primo quarto è una vera e propria battaglia, si corre, si spinge e si lotta,
cazzo se sono forti. Noi non molliamo. Alla sirena siamo sotto di 7, 24 a 17. I
nostri occhi sono iniettati di sangue e l’inizio del secondo quarto è
devastante, non sbagliamo niente, neanche volendo. Entra di tutto, difendiamo
alla grande senza mollare un centimetro. Solo una bomba, allo scadere, permette
agli avversari di starci davanti all’intervallo. 41 a 39. Solo due punti ci
separano. Dai cazzo!!! Il terzo quarto è combattutissimo, per Giancarlo
Mazzoreni (uso sempre un nome di fantasia) a cui andava bene qualsiasi arbitro
pur di giocare nel nome dello spirito sportivo, le cose non vanno più bene. Era
convinto di passeggiare allegramente sugli Impiccababbu, ma non è così. Noi ci
siamo, a un certo punto siamo anche avanti di 7. Si sente puzza di merda, si
stanno cagando addosso. Zonpress. BUCATA!!! Ce la giochiamo, tutta nell’ultimo
quarto. Recuperiamo i 10 punti che ci separavano. A 4 minuti dalla fine siamo
pari, ma terribilmente esausti. Prendiamo un paio di canestri a sbagliamo
qualche conclusione, torniamo sotto. Alla fine vincono loro. taba basket 79 Impiccababbu 69. Sulla carta era
impensabile poterla vincere, ma ora un po’ di amaro in bocca l’abbiamo. Complimenti
alla UISP per l’eccellente organizzazione, complimenti a Giancarlo Mazzoreni (ribadisco è solo un
nome di fantasia) per la sportività. Sono fiero di come abbiamo giocato una
partita impossibile, sono fiero del nostro spirito, sono fiero di essere un
Impiccababbu. Ora abbiamo un nemico in più e non ce ne frega niente. Forza
IMPICCABABBU.
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