Ciao a tutti!!! Dopo
qualche tempo di latitanza, in cui ho trascurato anche il blog, eccomi nuovamente
davanti a uno schermo vuoto, pronto a scrivere qualcosa. Tranquilli non ho
avuto la classica sindrome da pagina bianca o il terrore da racconto mancato, di
cui si parla tanto, semplicemente ho avuto altro a cui pensare e altro da fare,
aggiungiamoci poi anche il fatto che la bella stagione inizia a far capolino e
potete facilmente intuire quanto sia complicato sedarsi davanti al computer
piuttosto che andare in giro a bighellonare. In questo periodo ho anche ripreso
a leggere con più assiduità, capita sempre cosi, durante la bella stagione la
media dei libri letti si alza vorticosamente, leggere all’aperto è più stimolante
e rilassante. Ecco perché, nel solito stile strampalato, in questo post parlerò
proprio di libri….. Joe R. Lansdale, texano, amante delle arti marziali (tanto
da inventare un vero e proprio stile) e tendente al repubblicano, di primo acchito
lo metterei sicuramente tra le persone che mi stanno tremendamente sul cazzo.
Invece no. Ho iniziato a leggere i suoi romanzi qualche anno fa e da quel
momento non ho più smesso. E’ un americano un po’ atipico, pur adorando la sua terra (come tutti gli yankee)
non la esalta, anzi nei suoi romanzi tende ad accentuare le contraddizioni, le
assurdità, le brutture spesso nascoste. Nei suoi libri non cerca di mettere le
cose al loro posto, i razzisti non si redimoro, gli spacciatori non si
convertono e spesso i buoni ne prendono un sacco. E’ un autore molto florido, i
suoi romanzi spaziano tra noir, fantascienza, horror, western, thriller e pulp.
Da sempre voce ai suoi personaggi anche quelli politicamente scorretti e se
dovessi suggerirvi qualcosa di suo, direi sicuramente tutta la saga su Hap e
Leonard (due veri e propri disgraziati) e la trilogia della “Notte del
Drive.in” (veramente eccezionale)….. Nicolai Lilin, invece, mi è stato
simpatico ben prima dei suoi libri, è bastato leggere un articolo sulla sua
vita e una recensione sul suo primo libro per spingermi ad andare in libreria e
comprare i suoi romanzi. Lui è siberiano, ha vissuto nella remota regione russa
della Transinistria, da tempo ormai è cittadino italiano e se non scrive fa il
tatuatore. Ha realizzato solo quattro romanzi tutti incentrati sulla sua vita.
Nel primo (Educazione siberiana) racconta la sua crescita e formazione
all’interno della comunità criminale di origine siberiana nella periferia
degradata di Bender. In “Caduta Libera”, il suo secondo lavoro, Lilin racconta
la sua esperienza durante la guerra in Cecenia a cui partecipò forzatamente
come cecchino tra le fila dell’esercito sovietico, fino al rientro a casa e le
sue difficoltà di reinserimento dopo la guerra (Il respiro nel buio) terzo
libro. Il quarto (Storie sulla pelle) ancora non l’ho letto. Il suo stile è
crudo, essenziale e coinvolgente, non devi porti il problema se sia vero o
meno, leggi e basta. Se la storia ti colpisce vuol dire che il libro funziona.
Quelli di Lilin funzionano….. La scelta del prossimo romanzo sarà veramente
ardua Lansdale o Lilin? O entrambi? Mmmm!!! credo che in questa estate lunga e
oziosa entrambi mi faranno compagnia. Buona lettura.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 27 giugno 2013
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