Le persone normali a
quest’ora saranno già tra le accoglienti braccia di Morfeo, ma io no. Non oggi.
Ancora circola adrenalina nel mio corpo, ancora il battito del cuore non è
regolare, ho ancora la “futta” da sventiare. Dormire dopo la seconda sconfitta
di fila degli Impiccababbu sarà molto difficile. Perdere ci può anche stare, è
la crudele legge dello sport, ma non in questo modo. Questa volta si giocava in
trasferta, a nulvi, contro una compagine molto particolare. Che in questo
cavolo di paesino fossero “brigadori” lo si sapeva, ma non in questo modo. Sin
dal primo minuto la partita è stata giocata dai paesani in modo eccessivamente
scorretto. Il gioco maschio è una cosa, menare giusto per farlo non è certo
sport. Con questo preambolo non voglio trovare delle giustificazioni alla
sconfitta. Gli Impiccababbu ci hanno messo del loro. Andare a giocare in sette
ogni volta inizia a pesare, soprattutto quando incontri squadre estremamente
fisiche e con panchine lunghissime. Ma non ci siamo persi d’animo, alla palla a
due eravamo come sempre pronti alla sfida. Ma che cazzo!!! I sardi non sono
bassi? Di sicuro a nulvi davano omogeneizzati particolari, sono tutti
altissimi. Comunque la partita ha inizio e ora si fa sul serio. Il Primo quarto
nonostante tutto è abbastanza equilibrato, il ritmo non è alto, il gioco è
particolarmente spezzettato. Lo finiamo in vantaggio di due punti 14 a 12.
Anche il secondo quarto, cosi come il primo non è certo da inserire nei manuali
del basket, il gioco sporco la fa da padrone, all’intervallo siamo ancora
avanti 28 a 22. Bene si riprende. La situazione non cambia per niente, spinte,
colpi, trattenute, minacce tutto secondo copione. Se poi aggiungete un arbitro
cosi cosi, e un Impiccababbu gravemente infortunato, potete facilmente capire
come la gara stia cambiando. Rimaniamo in sei per tutto il secondo tempo, la
stanchezza si fa sentire, specialmente nelle conclusioni e sotto i tabelloni.
Fine Terzo quarto sotto di uno, 39 a 38. Nell’ultimo periodo, le botte
continuano e le due squadre si alternano in testa fino al finale convulso.
Padroni di casa sotto di uno, canestro. Due secondi alla fine palla agli
Impiccababbu, ultimo tiro….fuori… Perso cazzo. San Antonio Nulvi 50 Impiccababbu
49. Oggi proprio non riesco a mandarla giù, questa cazzo di sconfitta
mi lascia veramente l’amaro in bocca. Chi c’era ha lottato come sempre,
qualcuno ci ha anche rimesso una mano, ma dobbiamo crederci di più, dobbiamo
impegnarci di più, dobbiamo fare qualche sacrificio in più. Insomma dobbiamo
essere più squadra. Porca troia. Forza IMPICCABABBU.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 12 marzo 2013
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