Cara Bandiera Rossa,
mi ci è voluto qualche
giorno per riprendermi. Un paio di allenamenti di basket corsi a palla per
distrarmi, qualche bel film passato comodamente sdraiato sul divano a non
pensarci su, dei buoni pasti (la pancia piena aiuta) e tanta, tanta, tanta,
tanta birra per dimenticare. Alla fine ci sono riuscito, ho mandato giù il
rospo e ho preso atto dell’ennesima delusione politica della mia vita. Porca
troia che travaso di bile. Sai la giornata di lunedì mi appariva serena e tutto
sommato tranquilla, i sondaggi (la bagassa loro) mi spingevano a una piacevole
idea ottimistica sul futuro di questa italia cosi mal concia. Invece sorpresa
delle sorprese verso le 16 del pomeriggio il cielo limpido degli istant-pool si
è improvvisamente oscurato, portando con se delusione, preoccupazioni e
disgusto generale. Ma che cazzo è successo? Gli italiani sono impazziti tutti
insieme? Il nano bastardo ancora una volta è riuscito in un miracolo
elettorale! NOOOOOOOOOO. Il comico populista e demagogo oltre il 25%!
NOOOOOOOOOO. Minchia che casino, più di un cittadino su due ha votato in questo
modo. MERDA!!! A dire il vero il successo di grillo un po’ me lo aspettavo, con
il suo accattivarsi il favore popolare e col suo eleggersi a capo dei rivoltosi
gli è stato facile cavalcare l’onda di malcontento generale e incitare le masse
a un cambiamento politico. In fondo il voto di protesta è sempre esistito,
anche se non in questi numeri. E comunque vedremo che cosa di buono sapranno
fare questi “grilletti”. Pensi che riusciranno a rispettare i loro buoni
propositi prima che tutto gli esploda tra le mani? Speriamo non facciano la
fine degli “scilipoti” di turno. CAZZO MA PERO’!!! quello che proprio non
capisco è come un'altra volta gli italiani abbiano dato fiducia al “cavaliere
dei miei coglioni”. Come è possibile in pochi mesi essersi dimenticati della
crisi economica da lui perpetrata ai nostri danni, dei processi per
corruzione alla guardia di finanza, dello sfruttamento della prostituzione
minorile, delle leggi ad personam, delle pessime figure in campo
internazionale, delle continue e ripetute balle e false promesse. Mi ribollisce
il sangue solo a pensarci, perché ho come l’impressione che, ancora una volta,
ci siamo cascati. Affogo nella delusione e nel malumore, anche per colpa di
questa sinistra. Troppo convinta di vincere, si è presentata a questo
appuntamento con poche idee e per niente propositive, con una classe dirigente
ancora troppo vecchia e attaccata a una obsoleta politica, ormai superata. E’
impensabile vincere delle elezioni senza essere anche dei comunicatori, è
impossibile vincere le elezioni senza trasmettere la passione per quello che si
fa, è impossibile vincere le elezioni senza credere nelle proprie idee, è
impossibile vincere le elezioni semplicemente essendo il “male minore”. Hanno
avuto più di un anno per cambiare la attuale legge elettorale e per
disintegrare il conflitto d’interesse, ma cazzo non lo hanno fatto.
Evidentemente andava bene cosi, poter avere una scusa in caso di sconfitta, può
sempre ritornare utile. Per cui non credo alle loro lacrime di coccodrillo, non
credo al loro possibile inciucio per creare un governo di grande intesa, non
credo al loro repentino riformismo (hanno avuto la loro occasione), non credo
più in questa coalizione. E’ svanito completamente quel senso di appartenenza
che era un tempo la forza del partito. Quello che aveva la sinistra italiana, invidiata da tutta europa, quando l’indimenticato P.C.I. era il fiore
all’occhiello del socialismo e i suoi membri trasmettevano passione, energia e
sentimento. Si andava fieri di essere comunisti e farne parte, e anche se per
anni si perdevano le elezioni contro la d.c. lo si faceva con onore e dignità.
Bei tempi quando ti portavamo alle manifestazioni sventolandoti con tutta la
forza possibile. Ricordi? Ma questa attuale, chiamiamola in qualsiasi altro
modo, ma non sinistra, sarebbe blasfemo. Che altro dire per concludere questo
mia lettera. La situazione è terribilmente complicata e sarà veramente
difficile creare un governo capace di essere credibile e rappresentativo di
questo malato stivale, c’è troppa varietà di opinioni e poca concordia, in
sardo si dice “centu concas e centu barritas”.
Anni e anni di politica malata e clientelistica hanno seminato vento, ora ci
aspetta solo la tempesta. Vedremo come andrà a finire…. Io continuerò a credere
nell’utopia di una società giusta, continuerò a odiare l’ipocrisia e amare la
verità. Il mio cuore batte a sinistra e il mio saluto sarà sempre un pugno
chiuso. Spero di rivederti presto.
Ciao
Pesa io come mi son sentita quando hanno dichiarato anche quel nano leghista capo della mia regione...non solo mi tocca solo vederlo d'estate sto stronzo!
RispondiEliminaAmica, come ti capisco!!!!
RispondiEliminabè ma essere vicini di ombrellone del presidente della regione avrà pure dei lati positivi, no? posso vendere le foto di sua figlia a novella2000!
RispondiEliminaLa storia di ogni società esistita finora è storia di lotte di classe. Libero e schiavo,patrizio e plebeo barone e servo, per farla breve, oppressore e oppresso, si sono ritrovati in continuo contrasto l'uno con l'altro; hanno condotto una lotta ininterrotta,aperta o nascosta che fosse,una lotta che talvolta è finita con una trasformazione rivoluzionaria dell'intera società,oppure con la comune rovina delle classi in lotta. Nelle più lontane epoche della storia troviamo quasi ovunque una completa articolazione della società in diversi ordini o ceti sociali,abbiamo patrizi,cavalieri, plebei e schiavi nell'antica Roma; signori feudali,vassalli e servi della gleba nel medioevo e in più quasi ognuna di queste classi contiene altre particolari posizioni sociali. La moderna società borghese,nata dal declino della società feudale,non ha superato i contrasti di classe, ha posto solamente nuove classi,nuove condizioni di oppressione e nuove forme di lotta. La nostra epoca,l'epoca della borghesia,si distingue per aver semplificato i contrasti di classe. L'intera società si spacca sempre più in due grandi campi nemici,in due grandi classi che si affrontano direttamente una di fronte all'altra : borghesia e proletariato.
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