Era un momento
speciale e eccitante, e ripensandoci ora anche un po’ poetico. Andare a
comprare un disco era un piccolo viaggio. Ritornare a casa velocemente,
chiudersi in camera, adagiare la puntina di diamante sul solco, qualche
fruscio, basso, chitarra e batteria entravano all’unisono nella stanza e iniziava l’ascolto. AH!!!! che liturgica emozione. Perché quell’album me l’ero
sudato, avevo risparmiato per comprarlo, mettendo da parte le paghette lira
dopo lira, e ora, quello era il mio tesoro. E’ passato un po’ di tempo e in
questo mondo frenetico, dove tutto va veloce e tutto deve essere fruibile
subito, anche la musica ha subito una turbinosa trasformazione. Ora è possibile
ascoltarla in ogni situazione, in ogni luogo, perdendo indubbiamente tutta la
magia che c’era nell’andare a comprare
un disco. Ci sono passato anche io, per diverse stagioni, facendomi
inevitabilmente condizionare dall’era digitale ho trascurato questa piacevole
sensazione. Ma da un pò di tempo a questa parte ho ripreso, e da vecchio
romantico quale sono, comprare i vinili è diventato nuovamente passione,
palpitazione e felicità. Ho riprovato le stesse emozioni passate, la stessa
fretta nel rientrare a casa, l’impazienza nell’attendere che la puntina
toccasse il disco e la stessa gioia nell’ascoltare il primo suono. Gli amanti
del genere potranno capirmi, ascoltare un vinile è qualcosa di veramente
particolare, Non importa se si sente un leggero fruscio o un piccolo gracidio,
il suono è più affettuoso, il pvc più accogliente, le voci dei cantanti
familiari, vieni avvolto dalla musica e non vorresti mai perdere il calore di
quell’abbraccio.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 18 dicembre 2012
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