- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
North
“Un libro dev’essere un’ascia per
il mare ghiacciato che è dentro di noi”
Franz Kafka
1859, un uomo in fuga dai suoi fantasmi s’imbarca su una baleniera
diretta verso il grande Nord. Senza immaginare che l’inferno può essere freddo
e bianco come il ghiaccio artico. Quell’uomo è Patrick Summer, fa il medico di
bordo, ed è uno dei personaggi principali de “Le acque del Nord”, thriller
storico appena finito di leggere. Un romanzo di avventura, e sopravvivenza a
tratti inquietante che non si riesce a smettere di leggere (peccato sia
finito). La storia segue il viaggio della nave “Volunter” verso le acque del
Nord in cerca di balene. Fino all’ultima pagina sono rimasto incollato per
scoprire che fine avrebbe fatto questo sgangherato e dannato equipaggio,
colpito da disavventure e da una serie di brutali omicidi. In questa spirale di
violenza e orrore, descritta magistralmemte da una scrittura solida e capace di
tensione; Ian McGuire ci accompagna nel cinico realismo della caccia alle
balene. Come un pugno nello stomaco, questa vicenda violenta e brutale, esplora
temi come la cattiveria umana (a tratti quasi demoniaca), la sopravvivenza e la
redenzione. Una vicenda piena di personaggi perduti, complessi e ognuno con i
propri conflitti, avvolti in un’atmosfera cupa e claustrofobica, in cui
ciascuno dovrà guardare il passato e sfidare nuovamente l’orrore del presente.
Insomma in queste pagine c’è tutto quello che stavo cercando in un romanzo: un
viaggio epico (tra Canada e Groenlandia), avventura, emozione e suspense. Si intuisce
sin da subito che qualcosa potrà andare storto, ma non fino a questo punto. Leggere
per credere.
Spoiler: l’assassino è il maggiordomo col candelabro nello studio.
Ahahahahah!!!
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