Mi sono imbattuto in lui quando stavo creando la serie di quadri “Weird
Fishes”. Stavo semplicemente cercando dei romanzi marinareschi delle atmosfere
lontane. Ed eccolo qui. George Simenon. Non ero minimamente a conoscenza, che
quello del commissario Maigret (che non avevo mai cagato più di tanto), avesse
scritto di mare. Chi l’avrebbe mai detto? E invece, lo scrittore belga, è stato
un prodigioso e singolare reporter. Ahahahahah!!! Neanche a dirlo che già avevo
tra le mani il primo dei due diari di viaggio sul mare (ne ha scritto anche
altri); scoprendo che oltre alla sua amata pipa, gli immancabili liquori e le
donne, Simenon amava anche le avventure nautiche, spinto da un grande desiderio
di libertà, avventura e scoperta.
Andiamo per ordine di lettura. Il primo “Il Mediterraneo in barca”, è
un opera che incarna perfettamente lo spirito avventuroso. Racconta di un
viaggio a bordo di una goletta tra giugno e settembre del 1934. Le pagine sono
intrise di dettagli sulla navigazione e sulla vita di bordo, ma anche di
riflessioni personali sul mare, sul viaggio e sulla curiosità dell’uomo.
Cronache, incontri, luoghi affascinanti e un dettagliato capitolo sui bordelli
dell’epoca (dovevo scriverlo), mi hanno coinvolto in questa lunga crociera; da
Porquerolles alla Tunisia, passando per Malta, la Sicilia, fino al traguardo finale
di Arbatax, dove il Mediterraneo diventa un personaggio a se, quasi come un
compagno di viaggio. Il secondo diario l’ho beccato per caso sgabuzzando in
libreria. L’ho comprato subito. “A
margine dei meridiani”, non è un vero diario di viaggio, assomiglia più a
un’antologia. Sono articoli scritti tra il 1933 e il 1939, dove il romanziere racconta
le storie di uomini e donne che vivono ai margini della società, spesso in
contesti marittimi. Tra le cose della povera gente, con una abilità letteraria
capace di trasportarti direttamente sulla scena, farti sentire il vento
salmastro sulla faccia e il rollio della barca sotto i piedi. Che gran
scrittore, un vero maestro nel catturare l’essenza del mare e delle sue storie,
vivide e piene di vita. Capace di trasformare qualsiasi esperienza in romanzo. Due
libri colmi di storie, atmosfere, personaggi lontani, che mi hanno fatto
perdere e allo stesso tempo navigare con la mente, tra le onde, i venti e gli
orizzonti perduti del grande blu. Vi lascio con queste parole: “………. quando scende la notte. Una chitarra
sgrana qualche nota, timida sulle prime e una voce ancor più timida le
risponde. Non riusciamo più a vederci. Non ci conosciamo. Ma ci passiamo vino bianco
da una barca all’altra. Si scorgono ombre che scavalcano i parapetti. Altre
voci si uniscono alla prima ……....”
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 10 giugno 2025
Orizzonti
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