Polpo: sostantivo maschile [pol-po]
Nome comune dei molluschi cefalopodi degli Octopodi. Molto diffuso
soprattutto nelle scogliere del Mar Mediterraneo l’Octopus vulgaris, ha un corpo globoso con otto robusti tentacoli
dotati ciascuno di due serie di ventose. Il mantello muscoloso può variare in
relazione al substrato, grazie all’apertura e chiusura dei diversi cromatofori.
Sthravaganti cummenti lu poipu: locuzione sassarese
Significa “Stravagante come il polpo” si usa per indicare una persona che
si comporta in modo bizzarro ed estroso, fuori dal comune, che vaga facilmente
col pensiero. Facile allo scontro verbale, che potrebbe anche degenerate
facilmente in una zuffa.
Il polpo mi fa impazziere. Ha 270 milioni anni d’evoluzione alle spalle.
Unico tra gli invertebrati. E’ dotato di una straordinaria intelligenza, che ha
stupito scienziati e biologi. Risolve facilmente problemi complicati. Ha
un’ottima memoria, è in grado di sognare, di provare dolore, e ha coscienza di
se e del mondo che lo circonda. E’ un solitario ma può stringere amicizia e
cambiare il colore della pelle fino a 177 volte, anche solo per giocare a
nascondino. Ecc… ecc… In altre parole è un essere senziente. Aaaahhhh
dimenticavo, uno dei tentacoli è “diverso”, viene chiamato braccio ectocotile,
grazie al quale depone un sacchetto di liquido seminale nel corpo della femmina.
Che rimanga tra noi ma sicuramente più spesso di quanto pensiate, avete
mangiato il suo pisello. Ahahahahah golosoni!!! Come faccio a sapere tutte
queste cose? Consulto wikipedia quando sono incicciato. Ahahahahah. Comunque organo
riproduttivo o meno, il polpo è uno degli alimenti che preferisco. In umido, in
agliata o con le patate, ne vado pazzo. Qualche giorno fa ne ho fatto un ragù e
ci ho condito degli spaghettoni. Ecco come. Per prima cosa prendete il polpo e
sciacquatelo molto bene. Pentola piena d’acqua in ebollizione e vai per almeno
20/25 minuti, poi dipende dalla grandezza del cefalopode e dal vostro gusto, io
lo preferisco un pò calloso. Non buttate l’acqua di bollitura. Fatelo
raffreddare. In una casseruola o in una padella bella grande, fate soffriggere
in abbondante olio due spicchi d’aglio, abbondante peperoncino e come và di
moda adesso i gambi del prezzemolo (chi si sarà inventato questa cosa).
Aggiungete i pomodorini tagliati in 2 o in 4 (come cazzo volete vvoi) eliminate
le gambe di prezzemolo e dopo qualche minuto inserite anche il polpo tagliato a
pezzetti. Eliminando il becco centrale (ma che lo scrivo a fare, l’avrete
sicuramente fatto). Filtrate l’acqua del polpo e cuocetevi dentro gli spaghettoni.
Aggiungete un paio di cucchiai di cottura al ragù e quando la pasta sarà cotta
buttatela in padella. Mantecate un paio di minuti e poi aggiungete poco
prezzemolo tritato e bottarga come se non ci fosse un domani (io abuso perchè
ho una dipendenza). Non vi resta che spazzolarvi tutto, senza soffermarvi a pensare
troppo che in qualche boccone potreste beccarvi un pezzo di pisello……
Sthravaganti cummenti lu poipu: locuzione sassarese
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