Continuiamo con il rimetterci al pari con i post arretrati. Due anni e
mezzo di libri letti ma di cui non ho mai scritto, più probabilmente però, ve
ne ho parlato mezzo brillo al bancone di qualche bar (di questo sicuramente).
Oggi tocca a Emilio Lussu e al suo “Un anno sull’altipiano”. Un libro scritto a
più di vent’anni dall’accadimento dei fatti a causa di una forzata immobilità
dell’autore, generata dalla convalescenza per un’operazione. Pubblicato per la prima
volta nel 1938 in Francia (perché quelle merde di fascisti davano la caccia
agli oppositori come Lussu) narra di fatti realmente accaduti tra il giugno del
1916 e il luglio del 1917, nel pieno della “Grande Guerra”. Il libro scritto in
prima persona a metà tra romanzo e diario, racconta un anno di vita (dei
quattro passati al fronte) dell’autore. Un’autentica testimonianza italiana
della guerra raccontata cruda e cinica. Nel leggerlo ho provato (o per lo meno
credo di averlo fatto, ma non sono mai stato in guerra per dirlo) le stesse
sensazioni che un soldato può provare durante la guerra. La perdita di un
compagno, la sofferenza, la morte, la semplice speranza di sopravvivere e
arrivare alla fine di una giornata passata in trincea o ad assaltare quelle
nemiche. Ho provato tutto ciò, appassionandomi realmente al racconto e alla
soppravvivenza dei soldati, che imbottiti di liquori superavano la paura, il freddo
e i timori buttandosi in battaglia. Secco e asciutto è un racconto appassionato
di chi (come Lussu) è stato trascinato a combattere una guerra non sua ma
decisa, come sempre, da altri. Studenti, professori, contadini, operai ecc…
ecc... che la guerra non la sapevano fare. Uomini mandati al masssacro da superiori
non sempre equilibrati, da scelte discutibili e desioni pessime. Una drammatica
esperienza avvenuta sull’altopiano d’Asiago ma credo riconducibile a qualsiasi
scenario di guerra. Una spietata requisitoria sull’orrore e la realtà della
guerra. Leggetelo.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
domenica 12 gennaio 2025
Un anno sull'altipiano
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