E’ passato solo
qualche giorno dall’ultimo post dove, supponentemente, spiegavo che stare a
casa non mi avrebbe pesato. Continuo a pensarla ancora così. Per il momento
tutto scorre bene. Come spiegavo uno dei vari modi con cui affrontare queste
lunghe giornate è guardare serie tv. Se prima dovevamo correre velocemente a
casa per arrivare in tempo e sintonizzarci davanti alla tv e poi dover
aspettare una settimana intera per la nuova puntata, ora è molto più semplice;
basta piazzare il culo sul divano, accendere la tv ed è fatta. Il modo di
guardare le serie tv è cambiato, oggi ci si abbuffa letteralmente. Puntate una
dietro l’altra senza soluzione di continuità. Chi? Dopo ore passate davanti
allo schermo, non ha mai pensato: “dai
solo un altro episodio e poi spengo” per poi trovarsi alle 3 di mattina
dopo aver divorato un’intera stagione e con una sveglia impellente alle porte.
Beh miei cari al tempo del virus “si può
fare” (cit. Billy Wilder). Siete pronti? Partiamo con “The Race – Corsa mortale”. Sono solo 8 puntate, potreste divorarle
con disinvoltura tra pomeriggio e post cena. Vi racconto brevemente la trama.
La vicendaa è incentrata su vari team che stanno partecipando a una corsa
automobilistica potenzialmente mortale. Ambientata in un futuro non troppo
distante in cui un virus ha trasformato gli esseri umani in persone
terrificanti. La corsa si svolge di notte (ore in cui i mostri attaccano le
persone), lo scopo è arrivare per primi in un determinato punto dove un
elicottero preleverò i vincitori dando loro la salvezza e un futuro migliore. E
una giornata l’abbiamo riempita!!! Proseguite con “Watchmen”. Sono solo 9 ore di visione. 9 ore di un viaggio
intenso, poetico, surreale. Penso sia la serie migliore che abbia guardato nell’ultimo
anno (avrebbe meritato un post unico). Ispirata all’omonimo fumetto di Alan
Moore, questa serie tv è un miracolo. Muoversi in Watchmen è come girare in un
museo; scrittura, scelte stilistiche, tecnica cinematografica e trovate
geniali. Ci sono serie tv che si amano dalla prima puntata, questa è una di
quelle. Ottimo, abbiamo occupato un’altra lunga giornata. Per il consiglio
numero, “Zero Zero Zero”. Una storia
che si muove tra venditori e compratori, tra il Messico e l’Italia, da
Monterrey a Gioia Tauro, dalle case diroccate della Calabria fino alle strade
dalla periferia messicana, passando per i campi jihadisti e gli hotel di
Casablanca; che coinvolge morti, nascite, vendette, esecuzioni, tradimenti,
reclutamenti e guerre. 8 episodi all’insegna del male. Continuiamo con “The Outsider”. Tratta dall’omonimo
libro di Stephen King, questa serie tv, in dieci puntate, vi terrà col fiato
sospeso fino all’ultimo fotogramma. Atmosfere cupe ed estremamente suggestive
si aggireranno per strade sempre più dark della Georgia. La storia si apre con
un violento e raccapricciante omicidio; un bambino viene trovato morto in un
parco, ricoperto di saliva e straziato dai morsi. Non vi svelerò nient’altro,
l’unica avvertenza: se siete facilmente impressionabili guardatelo di giorno.
Ahahahahah!!! Ultimo consigli ma non certo per importanza è “His Dark Materials”. A differenza
delle altre che erano serie uniche, di questa credo seguiranno altre stagioni,
essendo una serie tratta dalla trilogia letteraria “Queste oscure materie” di
Philip Pullman. Se poteste dare una forma alla vostra anima che forma avrebbe?
E’ una storia fantasy in cui animali parlanti, chiamati Daemon, accompagnano
ciascun protagonista. Detto così non viene molta voglia di guardarlo. Ma “His
Dark Materials” è molto di più. E’ un mondo dove magia, scienza e religione si
intrecciano alla ricerca di una verità. Non dico altro, guardate la prima serie
e poi mi dite. Io aspetto la seconda con curiosità. Finitooooooo!!! Spero
questi consigli vi aiutino a superare la detenzione casalinga. Per lo meno una
settimana, dieci giorni li potreste avere impegnati. Buona visione!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 24 marzo 2020
sabato 21 marzo 2020
Virus vieni a prendermi. Se ci riesci!!!
“La solitudine è indipendenza, l’avevo desiderata e me l’ero
conquistata in tanti anni. Era fredda, questo si, ma era anche silenziosa,
meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale
girano gli astri!
Herman Hesse
Undicesimo giorno …..
Spesso vi ho
raccontato delle mie serate casalinghe; divano, film, serie tv, libri, pittura,
cenette, ecc… ecc…Weekend interi passati pigramente in beata solitudine, chiuso
nel meraviglioso mondo dei cazzi miei. Questa volta però è diverso. Questa
volta è strano. Questa volta non sono entrato volontariamente dentro la
caverna. A volte mi sembra di stare dentro un film o dentro un brutto, bruttissimo,
sogno. Purtroppo non è cosi, non è un thriller cinematografico apocalittico ne
una brutta nottata costellata da incubi. E’ tutto vero. La fuori tira una
brutta aria e bisogna stare a casaaaaaa!!! Vista la mia esperienza in auto-segregazioni
volontarie, tutto ciò non mi coglie per niente impreparato. So come affrontare
questa situazione. Spesso sono stato solo con me stesso, spesso ho affrontato
questo disagio, ho combattuto la solitudine e il silenzio assordante. Spesso
sono stato a casa volontariamente, alcune volte forzatamente (tipo quando mi
sono rotto qualche parte del corpo) e non mi ha mai pesato. Sono pronto, sono
preparato, sono avvantaggiato, sono forte. Sono l’uomo giusto al momento
giusto. Non ho paura della noia, il pensiero di annoiarmi non mi sfiora
nemmeno. Ho una piccola riserva di libri da leggere, una carta di credito
prepagata con un piccolo tesoretto, un account Amazon prime e un Kindle a
disposizione. Ho qualche idea per la testa e un paio di tele ancora da
scarabocchiare. Un divano plasmato negli anni con la forma del mio culo
sistemato davanti a un televisore 50 pollici; accesso illimitato all’on demand
di sky. Serie Tv e film in abbondante quantità. Sono circondato da un terrazzo
enorme, ho la corda per saltare (anche per impiccarmi volendo) e le istruzioni
per allenarmi del Fight Club (prima regola: non parlare mai del Fight Club).
Una buona connessione internet e un blog dove sfogare i miei pensieri. Ho una
grossa scorta di spaghetti numero 12 De Cecco, aglio, olio e peperoncino pure
per Gesù Cristo (nel caso ne avesse bisogno). Ho una cassa di Becks da 33,
acqua tonica, limoni e una bottiglia di gin (questa forse è poca). Manca la
figaaaa!!! Ma il gusto della rinuncia e il piacere della privazione eleveranno
il mio spirito. Il corpo potrà anche ristagnare chiuso in casa, io non sono il corpo.
Io sono la mente. Unica, contorta, complicata, imperfetta ma soprattutto
libera!!! Sono un illuminato!!! Ahahahahahah!!!
p.s. Cazzo me la sono tirataaaa!!!
p.s. Cazzo me la sono tirataaaa!!!
mercoledì 18 marzo 2020
Comfortably Numb
Hello? Hello? Hello? Is there anybody in there? Just nod if you can hear
me. Is there anyone at home? Come on
now. I hear you’re feeling down, well I can ease your pain, get you on your
feet again. Relax I need some information first, just the basic facts. Can you
show me where it hurts? There is no pain you are receding, a distant ship smoke
on the horizon, you are only coming through in waves, your lips move but I
can’t hear what you are saying, when I was a child I had a fever, my hands fait
just like two balloons. Now I’ve got that feeling once again. I can’t explain
you would not understand , this is not how I am, I have become comfortably
numb. Okay. Just a little pinprick, there I’ll be no more, aaaaahhhhhhh!!! But
you may feel a little sick. Can you stand up? I do believe it’s working good ……
(Delicate Sound of Thunder, Live version)
Pink Floyd -
1979
Tempera acrilica su tela 40x60 cm |
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Mamba (Under the bridge)
Sometimes i feel, like i don’t have a partner. Sometimes I fell my only
friend. Is the citu I live in, the city of angels. Lonely as I am, together we
cry. I drive on the streets, ‘cause she’s my companion. I walk through the
hills, ‘cause she know who I am. She
sees my good deeds and she kisses my windy. I never worry now that is a lie. I
don’t ever want to feel like I did that day. Take me to the place I love, take
me all the way. I don’t ever want to feel like I did that day. Take me to the
place I love, take me all the way (yeah yeah). It’s hard to believe, that’s
nobody out there. It’s hard to believe, that I’m all alone, at least I have her
love. The city she loves me, lonely as I am, together we cry. I don’t have want
to feel like I did that day. Take to the place I love, take me …….
Red Hot Chili
Peppers - 1991
Tempera acrilica su tela 70x50 cm |
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stare da solo
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